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Jihadi John, il boia dell’Isis responsabile di almeno sette decapitazioni di ostaggi occidentali e giapponesi, è apparso a volto scoperto in un filmato risalente a due mesi fa: si tratta di Mohammed Emwazi, cosa che confermerebbe i sospetti degli inquirenti e dell’intelligence già formulati a febbraio. Nel breve filmato il terrorista afferma che “Continuerò a tagliare teste” e garantisce che tornerà presto in Gran Bretagna, con il Califfo.
La sua attività di boia dell’Isis, per cui sulla sua testa pende una taglia di 10 milioni di euro, la ha portato a decapitare in modo plateale Jim Foley, Steven Sotloff, David Haines, Alan Henning e Abdl Rahman Kassing, e i giapponesi Kenji Goto e Haruna Yukawa.
Emwazi ha 27 anni, è londinese di famiglia del ceto medio di origine del Kuwait, dove è nato; laurea in informatica, musulmano praticante: nel 2010 con due amici si era recato in Tanzania ufficialmente per fare un safari, ma la polizia di Dodoma li aveva respinti in quanto vi era il sospetto che volessero unirsi agli al-Shabaab somali. Ed effettivamente legami con il gruppo islamista, legato ad al-Qaeda, ve ne erano, stando a quanto riscontrato 
dall’intelligence britannica.
Sospettato di terrorismo, nello stesso anno è stato arrestato, mentre continuava a spostarsi fra il Kuwait e Londra.
Liberato, se ne sono perse le tracce fino al 2012, quando dall’Arabia Saudita si è spostato in Siria: ex prigionieri dell’Isis hanno riferito che con altri operava presso il carcere del califfato, dove veniva e probabilmente viene tutt’oggi esercitata la tortura.
A rendere noto il filmato di un minuto e 17 secondi è stato il Daily Mail, il quale vi ha estrapolato 8 secondi di immagini che fanno intravvedere il volto del terrorista.
