Germania. Stanziati 100 miliardi di euro per le Forze armate. Primo passo verso un esercito europeo?

di Andrea Cantelmo

Il governo federale tedesco, guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz, ha deciso di stanziare 100 miliardi di euro verso le Forze armate (Bundeswehr), vale a dire più del 2 per cento del Prodotto interno lordo del paese. Questa è una delle reazioni provocate dall’invasione della Russia di Vladimir Putin ai danni dell’Ucraina.
“Stiamo vivendo una svolta che lascerà il mondo diverso da come lo era prima”, ha detto Scholz durante le sue comunicazioni al Parlamento tedesco. “Dobbiamo dissuadere Putin dal suo corso di guerra. L’aggressione messa in atto dal leader russo è disumana e va contro il diritto internazionale, dunque non può trovare alcuna giustificazione”.
Una presa di posizione molto forte e senza precedenti dopo la Seconda guerra mondiale. Infatti dopo le sanzioni economiche che potrebbero indurirsi ancora di più e l’esportazione di armamenti in Ucraina, la Germania dà un forte segnale a tutto l’occidente investendo una cifra enorme per le Forze armate. La svolta dello Stato continentale più importante potrebbe essere il tassello più importante di un quadro europeo che si sta rapidamente adeguando ad una guerra scoppiata ai suoi confini orientali, che non sembra avere all’orizzonte una pace in tempi ristretti nonostante siano partiti i negoziati tra Russia e Ucraina.
L’aggressione russa ha avuto il grande merito di compattare l’Unione Europea come poche altre volte era capitato prima. Immediatamente vi è stata la condanna dell’azione di Putin seguita dalle sanzioni condivise e da un forte investimento della Germania alle Forze armate che potrebbe aprire la strada ad un esercito europeo, progetto rimasto sempre in una fase embrionale. L’attacco all’Ucraina potrebbe far svoltare il l’idea della Difesa comune, facendo comprendere ai vari Stati membri l’importanza di un esercito europeo anche in funzione di una maggiore indipendenza dall’ombrello della Nato.
Il progetto non ha mai avuto grandi accelerazioni nel corso del tempo, ma è sempre stato vivo nel dibattito all’interno dell’Europa. Infatti nel discorso sullo Stato dell’Unione del settembre 2021, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, aveva affermato che “Occorre un’Unione della difesa. L’Europa può e deve fare di più per conto proprio per dare più stabilità al nostro vicinato e nelle altre regioni. Se non si interviene in tempo nelle crisi all’estero, le crisi arriveranno da noi”. Parole che suonano quanto mai profetiche in queste ore.

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