GIAPPONE. Seul protesta per visita ministri a santuario Yasukuni

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yasukuni santuario giapponeNello stesso momento in cui il Giappone e la Corea del Sud dovrebbero serrare i ranghi a causa delle continue minacce di guerra mosse da Pyongyng, alcuni componenti dell’esecutivo di Shinzo Abe, tra cui il vicepremier e ministro delle Finanze Taro Aso, quello per i giapponesi rapiti sequestrati dalla Corea del Nord, Keiji Furuya, e Yoshitaka Shindo, ministro dell’Interno e delle Telecomunicazioni, si sono recati nel fine settimana in visita al santuario shintoista Yasukuni di Tokyo, dove è custodito il Libro delle anime di quasi 2,5 mln di caduti, tra i quali 14 criminali di guerra di Classe A (crimini contro la Pace) e 1.068 condannati per crimini di guerra, coinvolti anche in massacri durante l’occupazione della penisola coreana.
La cosa ha mandato su tutte le furie Seul ed ha spinto il ministro degli Esteri sudcoreano, Yun Byung-se, ad annullare la missione di questa settimana in Giappone, programmata da tempo.
Il 17 agosto 2009 un esponente dell’estrema destra giapponese ha tentato il suicidio tramite seppuku dinanzi al parlamento, nel quartiere centrale di Nagatacho a Tokyo. L’uomo aveva addosso due messaggi indirizzati rispettivamente ai componenti di Camera e Senato. Stando alle indiscrezioni riportate da una tv privata avrebbe compiuto il gesto per spronare i parlamentari giapponesi a visitare il santuario shintoista di Yasukuni.