Guyana. Il governo ha accettato di unirsi ai colloqui bilaterali con il Venezuela

di Alberto Galvi –


Alla luce di una crescente disputa territoriale, il governo della Guyana, sotto la pressione del vicino Brasile e del blocco commerciale dei Caraibi, ha accettato di unirsi ai colloqui bilaterali con il Venezuela. La disputa secolare tra le due nazioni sudamericane si è recentemente riaccesa per via della scoperta di masse di petrolio in Guyana.
Dopo l’apposito referendum, la scorsa settimana il governo di Nicolás Maduro ha rivendicato la sovranità sul territorio di Essequibo, che comprende due terzi della Guyana e si trova vicino a grandi giacimenti petroliferi offshore.
Il confine tra i due Stati è stato tracciato da una commissione internazionale nel 1899, che la Guyana sostiene sia legale e vincolante, mentre il Venezuela ritiene sia stato frutto di un complotto per il furto di terre, perché arbitri provenienti da Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti hanno deciso il confine. Tra le altre cose, i funzionari venezuelani sostengono che americani ed europei abbiano cospirato per defraudare il loro paese.
Utilizzando una clausola del vecchio accordo, il Venezuela ha spinto per colloqui bilaterali diretti, mentre la Guyana sostiene che il caso dovrebbe essere deciso dalla Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite. Il leader della Guyana Ali ha detto di aver avuto una conversazione con Maduro a seguito di una riunione di emergenza dei leader dei Caraibi.
Nel 2015, al largo delle coste di Essequibo, sono stati scoperti importanti giacimenti petroliferi da un consorzio guidato da ExxonMobil, suscitando l’interesse del Venezuela. Mentre l’industria petrolifera della Guyana continua a prosperare, quella del Venezuela è crollata.
Il Venezuela possiede le riserve di greggio più grandi del mondo, ma la sua industria petrolifera è stata paralizzata da anni di cattiva gestione e dalle sanzioni economiche imposte alla compagnia petrolifera statale in seguito alla rielezione di Maduro nel 2018, ampiamente considerata fraudolenta.
Le truppe si stanno ammassando su entrambi i lati del confine condiviso tra Venezuela e Guyana. Il presidente della Guyana Irfaan Ali si incontrerà il prossimo 14 dicembre a St. Vincent, nei Caraibi orientali, per discutere dove tracciare le linee di confine tra le due nazioni. Qualsiasi accordo sarà probabilmente raggiunto con difficoltà, a causa delle crescenti tensioni da entrambe le parti.