I tecnici dell’Oms a Wuhan, ‘il virus è di origine animale. Nessuna fuga da laboratori’

Clamorosa smentita per Trump, che citava "fonti dell'intelligence".

di Enrico Oliari

La squadra di tecnici dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) giunta due settimane fa a Wuhan per indagare sulle origini del Sars-Cov-2, ha potuto appurare l’origine animale del virus. Non si tratterebbe quindi, come in molti hanno sospettato, di una fuga dal laboratorio militare di livello 4 (il massimo della sicurezza) presente nella città cinese, ed il capo della missione dell’organismo delle Nazioni Unite, Peter Ben Embarek, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa che “i dati che abbiamo raccolto fino ad ora ci fanno concludere che l’origine del coronavirus è animale”.
Una clamorosa smentita di quanto aveva sostenuto l’ex presidente Usa Donald Trump, il quale aveva in più occasioni affermato con veemenza, rifacendosi a fonti dell’intelligence, che il “China-virus” fosse di produzione militare.
Confermando lo stop alle ricerche eziologiche della fuga da un laboratorio, Embarek ha poi aggiunto che “tutto lascia pensare ai pipistrelli, per quanto “è improbabile che questi animali si trovassero a Wuhan”. Le indagini ora vertono sull’individuazione dell’intermediario, ovvero del soggetto animale che ha ricevuto il virus dal pipistrello e lo ha passato all’uomo.
La squadra incaricata delle indagini è composta da 34 fra tecnici e scienziati, 17 dell’Oms provenienti da 10 paesi e 17 cinesi; di questi la direttrice, Lian Wannian, ha sottolineato il sostegno della Cina “al lavoro e all’azione dell’Oms”.
Ad essere flagellati dalla pandemia di coronavirus sono soprattutto gli Stati Uniti, paese dove all’inizio è mancata una concreta azione di contrasto e dove ogni governatore ha agito a modo suo, spesso puntando più a tutelare l’economia che la salute dei cittadini.
La Johns Hopkins University ha comunicato che ad oggi i casi confermati sono oltre 27 milioni, mentre i morti per la Covid-19 sono oltre 463mila. Il presidente Usa Joe Biden ha dovuto ammettete che “L’idea che possiamo raggiungere l’immunità di gregge molto prima della fine dell’estate è assai difficile da realizzare”:
Se negli Usa se la passano male, in India la situazione non è migliore, con quasi 11 milioni di contagi riconosciuti e 155mila decessi. Nel paese da un miliardo e 300 milioni di persone si lavora al piano vaccinale, e nei giorni scorsi il governo ha bloccato 100 milioni di dosi di vaccino della Pfizer lì prodotti. Il numero dei contagi giornalieri resta tuttavia basso, ieri 9.110 casi riconosciuti, una situazione che ha portato le autorità sanitarie a pensare cautamente all’inizio dell’immunizzazione di gregge.
In Russia il numero di casi accertati è di 3,94 milioni e quello dei decessi è di 75.828, ma dei paesi europei il più colpito è il Regno Unito, con pochi più contagi ma 113mila morti.
In Italia, ai vertici per il numero delle persone vaccinate, i contagi (compresi i guariti) sono 2,64 milioni, i decessi 91.580.
Complessivamente nel mondo i casi riconosciuti di Covid-19 sono ad oggi 106 milioni, 59,4 milioni i guariti e 2,33 milioni i morti.