India. Assam: abrogaao una legge dell’epoca britannica sul matrimonio e il divorzio musulmano

di Alberto Galvi

Lo Stato indiano dell’Assam ha abrogato una legge dell’epoca britannica, risalente a quasi novant’anni fa, sul matrimonio e il divorzio musulmano, suscitando la rabbia nella comunità minoritaria islamica. Per tali questioni indù, musulmani, cristiani e altri gruppi seguono le proprie leggi e usanze o un codice secolare, ma il BJP al potere ha promesso un codice civile uniforme.
Il quadro giuridico emanato nel 1935 stabiliva il processo legale in linea con la legge musulmana, che prevedeva la registrazione volontaria dei matrimoni. Un’integrazione del 2010 ha reso obbligatoria nello Stato dell’Assam la registrazione dei matrimoni e dei divorzi musulmani, e le autorità dello Stato, governato dal BJP (Bharatiya Janata Party) del primo ministro Narendra Modi, hanno definito la legge obsoleta e hanno affermato che consentiva i matrimoni precoci. La repressione del governo statale sui matrimoni precoci, iniziata lo scorso anno, ha comportato diverse migliaia di arresti ai sensi della legge sulla POCSO (Protezione dei Bambini dai Reati Sessuali). L’obiettivo è quello di sradicare i matrimoni precoci entro il 2026.
Inoltre il governo dell’Assam sta anche cercando di vietare la poligamia nello Stato, rendendola reato. È vietata dalla maggior parte delle religioni in India, ma gli uomini musulmani possono avere legalmente fino a quattro mogli secondo le leggi personali. I musulmani di lingua bengalese costituiscono la maggior parte della popolazione musulmana dell’Assam e spesso aumentano le tensioni tra loro e l’etnia assamese, per lo più indù.
La decisione dell’Assam circa la legge islamica sul matrimonio e sul divorzio ha spinto i leader dell’opposizione musulmana ad accusare il BJP di tentare di utilizzare il codice dell’era coloniale come stratagemma elettorale.