INDIA. Marò, concluso in Corte suprema intervento difesa

Ansa, 29 ago 12 –

L’avvocato Harish Salve ha concluso oggi nell’aula n.2 della Corte Suprema di New Delhi l’illustrazione degli argomenti a sostegno della richiesta italiana di invalidare il processo istruito nello Stato indiano del Kerala contro i maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e di riconoscere la giurisdizione italiana su questa vicenda. Nelle scorse settimane i legali italiani avevano depositato due differenti petizioni presso il massimo tribunale indiano riguardanti i due argomenti, che poi sono state unificate. In dichiarazioni all’ANSA al termine del suo lungo intervento cominciato ieri e terminato a fine mattinata oggi, l’avvocato Salve ha spiegato che ”la difesa e’ stata costruita attorno a due argomenti principali riguardanti la non esistenza di una giurisdizione indiana e sul fatto che Latorre e Girone godevano di immunita’ nell’esercizio delle loro funzioni”. Non c’e’ giurisdizione indiana, ha spiegato, anche perche’ ”le leggi indiane sono sottoposte alla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos, a cui Italia e India hanno aderito, ndr) e l’incidente in questione e’ avvenuto in acque contigue e non territoriali”. Il secondo argomento che abbiamo illustrato, ha concluso, ”e’ che i maro’ godevano al momento dell’incidente di una immunita’ totale che derivava dalla funzione di protezione della nave loro affiata”. L’udienza continua nel pomeriggio con gli interventi previsti degli avvocati dello Stato indiano e di quello del Kerala.