Polonia. Duda pronto a ospitare le armi nucleari della Nato

Lavrov, 'vogliono una politica di deterrenza fino all'ultimo ucraino'. Tusk, 'vorrei capire, prima discutiamone'

di Enrico Oliari

Se c’è un modo sicuro per innescare una guerra, è quella di provocarla. Magari gettando benzina sul fuoco, come ha fatto oggi il presidente polacco Andrzej Duda, il quale è intervenuto sul quotidiano Fakt informando che se la Nato dovesse decidere di dislocare ulteriori armi nucleari in Europa, la Polonia sarebbe pronta ad ospitarle.
Proprio l’allargamento della Nato a est per impiantare basi e armamenti è una delle questioni alla base dell’Operazione speciale di Vladimir Putin in Ucraina, la cui annessione all’Alleanza Atlantica era stata stabilita nel 2008 al vertice di Bucarest insieme a quella della Georgia.
Alla notizia di possibili armi nucleari in Polonia ha risposto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov notando che “gli Usa e i loro clienti sognano di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, e intendono portare avanti una politica di deterrenza verso di noi, fosse fino all’ultimo ucraino. Questo nonostante l’occidente si trovi sull’orlo di uno scontro tra potenze nucleari dalle conseguenze catastrofiche”.
L’iniziativa di Duda, fatta al rientro dagli Usa dove tra gli altri ha incontrato l’ex presidente Donald Trump, ha colto di sorpesa il premier Donald Tusk, il quale ha dichiarato alla Pap di “voler incontrare presto il presidente per discutere della questione, dal momento che si tratta della sicurezza nazionale”. Pur considerando l’importanza che la Polonia sia in una posizione di sicurezza e armata al meglio, “vorrei che ogni iniziativa ci trovasse convinti e che fosse discussa, dal momento che si tratta di una cosa molto seria. Vorrei insomma conoscere le circostanze che hanno portato Duda a rilasciare una tale dichiarazione”. Anche perché ciò significherebbe rendere la Polonia obiettivo di un eventuale attacco o contrattacco russo.