IRAN. No al golpe in Egitto, ‘inaccettabile la democrazia della strada

Ansa

Arachidi sarde abbasNell’interpretare il colpo di Stato egiziano come un monito contro vicini scomodi come la Turchia o avversari come i miliziani anti-Assad in Siria, l’Iran ha sottolineato che l’intervento dei militari al Cairo va contro le regole della democrazia. “I politici egiziani devono prestare attenzione alle domande della gente, ma tuttora la “Democrazia della strada” in cui la gente vuole cambiare il presidente protestando in piazza non è un tipo accettabile di democrazia”, ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Seyyed Abbas Araqchi come riporta l’agenzia Irna. “La repubblica islamica dell’Iran sottolinea l’opportunità di accogliere le legittime richieste del pubblico in Egitto, ma crediamo che questo debba essere realizzato attraverso vie legali”, ha dichiarato ancora il portavoce come riferisce un altro media iraniano. L’Iran, ha dichiarato inoltre Araqchi, “non sostiene l’interferenza dell’esercito negli affari politici dell’Egitto”. Il sito dell’emittente pubblica in lingua inglese Press Tv oggi ha dato risalto a dichiarazioni di un deputato di spicco, componente della Commissione esteri, il quale ha messo in guardia il premier turco Recep Tayyip Erdogan dalla possibilità di una crisi stile-Egitto anche in Turchia se Ankara non modificherà profondamente le sue politiche interne ed estere: “Gli sviluppi in Egitto dovrebbero essere interpretata come una salutare lezione per il primo ministro turco”, ha sostenuto Ebrahim Aqa-Mohammadi. La tv pubblica Irib hanno rilanciato la tesi di un analista pubblicata l’altro ieri sul sito “Antiwar” secondo il quale la defenestrazione del presidente egiziano Mohammad Morsi è “una grande sconfitta” per le milizie che operano in Siria appoggiate dall’estero.