di Marco Paganelli –
L’agenzia di stampa irachena Ina ha riferito in mattinata la conferma del ministero dell’Interno di Baghdad del ferimento del Califfo dello Stato Islamico e l’uccisione di altri leader dell’Isis ad opera di un raid aereo statunitense portato a termine al confine tra la Siria e l’Iraq. La notizia era stata diffusa ieri da alcuni media arabi; già il 5 luglio la tv filogovernativa al-Sumaria ha riportato che il leader dell’organizzazione terrorista, il cui vero nome è Ibrahim Awwad Ibrahim, “sarebbe rimasto ferito in un bombardamento aereo compiuto nella tarda serata di ieri dalle truppe irachene nella città di Qaem, vicino al confine siriano”.
L’eliminazione di al-Baghdadi potrebbe tradursi in un duro colpo per l’Isis, tanto che potrebbe avere serie ripercussioni anche sull’arruolamento dei diversi combattenti stranieri che si sono aggregati al gruppo jihadista, in particolare nordafricani (3mila solo dalla Tunisia), occidentali e caucasici.
