Irlanda del Nord. Altra notte di scontri fra la polizia e gli unionisti dell’Ulster Volunteer Force

di Guido Keller –

E’ stata la decisione di issare la bandiera britannica sul Municipio di Belfast solo in alcuni giorni prestabiliti dell’anno a scatenare nell’Irlanda del Nord la rabbia del gruppo paramilitare unionista (e quindi opposto ai secessionisti dell’Ira) dell’Ulster Volunteer Force (Uvf): sono ormai diverse notti che qualche centinaio di militanti furiosi per la scelta del Consiglio comunale, scatena violenze e scontri di piazza, al punto che fra manganellate, lanci di oggetti e lacrimogeni, si contano al momento oltre 60 poliziotti feriti e più di 100 arrestati.
Accanto agli elementi del Uvf, moltissimi giovani e persino alcuni bambini impegnati nelle azioni di violenza contro gli agenti delle Forze dell’ordine.
Nella mattinata di ieri si è svolta anche una marcia di protesta pacifica, senza incidenti, ma già verso sera nella parte orientale della città, dove la comunità cattolica e quella protestante vivono fianco a fianco, una folla di circa 200 persone ha lanciato bombe molotov e petardi contro la polizia, la quale ha risposto con cariche e con gli idranti.
“Come capo della polizia prendo l’inconsueta decisione di chiedervi, se non di porre fine alle proteste, di fare un passo indietro, affinché la violenza finisca e le voci responsabili si facciano sentire”, ha detto il capo della polizia nordirlandese, Mike Baggott, in una conferenza stampa, rivolgendosi ai politici della città.