ISRAELE. Drone di Hamas. Mogherini a Tel Aviv, che però non intende fermare i raid

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lieberman avigdorPer la prima volta Hamas ha utilizzato un drone, cioè un aereo senza pilota, per colpire Israele. Il velivolo è stato intercettato da un missile difensivo Patriot mentre sorvolava la costa meridionale del Paese diretto verso il porto meridionale di Ashdod: è la prima volta, da quando si sono intensificati gli scontri, che i palestinesi di Gaza ricorrono a questo genere di arma, probabilmente di produzione Hezbollah, visto che già in passato (ottobre 2012 e aprile 2013) due droni partiti dal Libano erano stati fatti volare sopra Israele.
All’ottavo giorno di scontri sono quasi 200 le vittime palestinesi, per lo più civili, mentre ammonta a 1.200 il numero dei feriti.
Al momento sembrerebbe che vi sia un calo di intensità dei razzi lanciati da Gaza, come pure dei raid israeliani.
Sul fronte diplomatico c’è da registrare l’iniziativa dell’Unione europea, che ha fatto sapere di essere in contatto con tutti gli “attori regionali” al fine di arrivare a un cessate il fuoco “immediato”, come pure dell’Egitto, presso la cui capitale si riunisce oggi la Lega Araba.
La Germania ha inviato il proprio ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier, il quale si è così proposto come mediatore, un’iniziativa simile a quella dell’italiana Federica Mogherini, che con oggi è per tre giorni a Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah, dopodiché si recherà al Cairo.
Intanto Israele sembra non sentire ragione: il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha dichiarato che “Terminare le operazioni ora significherebbe solo maggiore scontro in futuro”, mentre quello alla Difesa, Moshe Yaalon, ha promesso che le incursioni israeliane su Gaza faranno “pentire” Hamas di aver dato il via alla guerra.

Nella foto: Avigdor Lieberman