La Rd. Congo sblocca le adozioni. Soddisfazione di Gentiloni

di Enrico Oliari

Adozioni bambini africaniIl governo di Kinshasa ha finalmente sbloccato le ulteriori adozioni di 66 bambini destinate a coppie italiane: lo ha comunicato in una nota la Farnesina, dove si legge che “Il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni accoglie con soddisfazione l’annuncio delle Autorità della Repubblica Democratica del Congo – trasmesso tramite l’Ambasciata d’Italia a Kinshasa – che autorizza ulteriori 66 bambini a ricongiungersi con le famiglie adottive in Italia.
Questo nuovo gruppo di bambini si aggiunge ai 14 già autorizzati da metà febbraio. Auspicando che la buona cooperazione in corso con le Autorità congolesi possa proseguire, il Ministro Gentiloni confida ora nella spedita azione della Commissione Adozioni Internazionali affinché le procedure vengano completate e i bambini possano preso abbracciare le famiglie adottive”.
La decisione di riprendere le adozioni era stata annunciata lo scorso novembre dal ministro della Giustizia della Repubblica Democratica del Congo Alexis Thambwe Mwamba, dopo che nel settembre 2013 le autorità congolesi avevano improvvisamente bloccato gli itinera volendo indagare su presunti maltrattamenti e soprattutto sul fatto che i destinatari potessero essere coppie omosessuali, cosa quest’ultima contraria alle leggi del paese africano. Erano stati poi individuati dossier errati e soprattutto casi di corruzione.
Allora le coppie adottanti si erano recate a Kinshasa restando lì anche per settimane con costi non secondari, ma le autorità locali non avevano ceduto. Il ministro degli Esteri Emma Bonino aveva convocato l’ambasciatore Albert Tshiseleka Felha per esprimergli lo sconcerto del Governo italiano circa il fatto che gli accordi verbali raggiunti tra le autorità congolesi e la ministro Kyenge erano stati del tutto disattesi, mentre il ministro dell’Interno della Rd. Congo aveva avuto una riunione con gli ambasciatori di Italia, Stati Uniti, Francia, Belgio, Canada e Regno Unito per far sapere la decisione prorogare il blocco delle adozioni.
I bambini dati in adozione hanno oggi tre anni in più rispetto ad allora, tempo prezioso perso per un’idonea integrazione nel tessuto famigliare e sociale in un’età, ad esempio, in cui viene appreso il linguaggio.