Libano. Razzo su base Unifil, otto austriaci feriti

di Guido Keller

Unifil ancora sotto attacco: la missione internazionale in Libano ha reso noto di un razzo sparato ieri su un’officina meccanica della base di Naqura, la cui deflagrazione ha ferito otto caschi blu austriaci, fortunatamente nessuno in modo grave. Da quanto si è appreso il razzo è venuto da nord, quindi da Hezbollah, o da uno dei gruppi alleati, ed è stata aperta un’inchiesta.
Agli inizi di ottobre erano stati gli israeliani ad attaccare basi dell’Unifil, fortunatamente senza provocare vittime, obbligando i militari del quadrante controllato dagli italiani, le basi 1-31 e la 1-32 situate sulla collina di Labbune, a rifugiarsi in un bunker.
Al momento gli israeliani attraversano il confine senza problemi con mezzi e carri armati, per cui ci si chiede a cosa serva la missione Unifil, che vede impegnati 12mila soldati di tutto il mondo, un migliaio gli italiani per un costo di 150 milioni di euro l’anno.