LIBIA. Diverse milizie lasciano Tripoli

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libia milizieFinalmente un segnale positivo dalla Libia, paese in cui sembra governare il caos: diverse milizie autonome, fra cui due importanti gruppi armati provenienti dalla località di Zenten, hanno annunciato l’intenzione di lasciare Tripoli.
La decisione è stata presa dopo gli scontri dello scorso 15 novembre costai 46 morti ed oltre 500 feriti, quando un gruppo nutrito di manifestanti che chiedeva alla milizia Ghargour di lasciare la città (protesta che poi è degenerata con l’assalto e l’incendio della sede) è stato fatto oggetto di colpi di mitragliatrici pesanti e persino di lanciarazzi.
A rendere nota la cosa è stato il primo ministro Ali Zeidan, esattamente un anno dopo la presentazione al Congresso generale del governo libico di un piano in quindici punti per lo sgombero delle milizie armate dalla capitale.
Sono oltre 500 le milizie autonome che non hanno accettato l’invito di sciogliersi nell’esercito regolare dopo la fine della Rivoluzione che ha portato alla deposizione di Gheddafi: si tratta di gruppi che, di fatto, dettano legge nel paese in modo del tutto autonomo rispetto al governo centrale, facendo gli interessi delle varie tribù.
In giugno è stata l’Italia ad essere stata incaricata dal G8 di prendere in mano la situazione e da qualche giorno circa 500 militari sono addestrati da specialisti italiani proprio nella capitale del paese nordafricano.
Proprio per determinare un piano di interventi, il premier italiano, Letta, e quello libico si sono incontrati a Roma il 4 luglio.