LIBIA. La Corte, ‘incostituzionale l’elezione di Ahmed Miitig a premier

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miitig ahmedNuovo colpo di scena nel caos libico: mentre a Bengasi continua l’azione autonoma del generale Khalifa Haftar, al quale si sono aggiunti miliziani di varie tribù e persino reparti dell’esercito e dell’aviazione, contro le milizie jihadiste di Ansar al-Sharia e delle Brigate 17 febbraio, la Corte suprema libica ha giudicato “incostituzionale” l’elezione del premier Ahmed Miitig, considerato vicinissimo ai Fratelli Musulmani e ai movimenti islamisti.
Miitig, ricco imprenditore di Misurata, è stato eletto dal Parlamento lo scorso 4 maggio, subentrando al governo effimero di Abdullah al-Thinni, il quale si era ritirato lo scorso 14 aprile in seguito ad un agguato che lo aveva visto coinvolto con la famiglia. al-Thinni era succeduto ad Alì Zeidan, sfiduciato e rifugiatosi in Germania lo scorso 11 marzo.
Nei giorni scorsi l’esecutivo uscente di Abdallah al-Thinni ha fatto sapere di voler attendere il verdetto della Corte prima di cedere il potere al nuovo esecutivo di Miitig ed oggi i giudici hanno concluso che “La corte ha giudicato l’elezione di Miitig al Congresso generale nazionale come incostituzionale”.
E’ avvenuto che è stata ritenuta irregolare la seconda votazione che ha attribuito a Miitig 121 preferenze su 200, uno solo voto in più del minimo necessario, per cui viene considerata valida la prima, dove il premier ha preso solo 113 voti.
Si tratta certamente di una decisione che darà il via a nuove, ennesime, tensioni; lo scorso 19 maggio miliziani della tribù di Zintan, alleati di Haftar, sono penetrati nell’aula parlamentare ed hanno sequestrato 7 deputati.
Miitig è il quinto premier libico dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi, nel 2012.

Nella foto: Ahmed Miitig