Lo sviluppo del Marocco e dell’Africa nel discorso di re Mohammed VI

di Belkassem Yassine –

mohammed VI del MaroccoNel suo discorso pronunciato in occasione del 38mo anniversario della Marcia Verde, l’iniziativa voluta dal padre Hassan II il 6 novembre del 1975 per la ripresa dei territori del sud del paese al termine dell’occupazione coloniale spagnola, re Mohammed VI del Marocco ha voluto sottolineare le riforme costituzionali e democratiche del Regno, ha denunciato le manovre tendenziose di coloro che si oppongono all’integrità territoriale marocchina, ha ribadito l’impegno per la promozione dei diritti dell’Uomo in Marocco e dello sviluppo nelle province meridionali, l’apertura del Regno sull’Africa e ha ricordato l’approccio innovatore del Marocco verso le problematiche legate alla migrazione.  
Il sovrano ha ricordato le riforme profonde e i lavori per il consolidamento dei diritti civili e politici nel Regno e per la promozione di una nuova generazione di diritti economici, sociali, culturali e ambientali tenendo conto della specificità nazionale e, come accennato, ha smascherato le manovre di coloro che osteggiano l’unità del territorio, di chi sfrutta, per scopi tendenziosi, lo spazio di libertà e le aperture dello Stato, particolarmente nelle province a sud; ha anche denunciato il comportamento vile di certe ong internazionali al soldo dei nemici dell’integrità nazionale del Marocco, come pure di certi funzionari stranieri malintenzionati che trasmettono ai loro sistemi rapporti anormali e erronei sulla situazione in Marocco.
Per questo motivo il sovrano ha ribadito la cooperazione continua del Regno con le Nazioni Unite e i paesi amici per trovare una soluzione al conflitto artificiale del Sahara marocchino nel quadro l’Iniziativa marocchina per l’autonomia, riconosciuta per la sua credibilità.
Sul versante della promozione dei diritti dell’Uomo, il re sottolineato l’impegno del Regno per la promozione dei diritti civili attraverso le istituzione nazionali e i gli organi regionali.
Quanto alla promozione dello sviluppo delle province del Sud, Mohammed VI ha rilanciato il lavoro collettivo volto a preservare l’integrità territoriale del paese ed a favorire il suo sviluppo integrato anche in visione della portata geostrategica nell’ottica di polo regionale per i legami e lo scambio tra Europa e Africa subsahariana.
Il Regno del Marocco è sempre aperto sull’Africa. Il sovrano ha ribadito il consolidamento dei legami di cooperazione e di fratellanza con i paesi africani, particolarmente con i paesi della regione subsahariana attraverso le dimensioni politiche, economiche, sociali, umanitarie e spirituali; ha ricordato il consolidamento dei legami secolari tra il Marocco e il resto del continente, unitamente alla volontà di istaurare la pace e la stabilità in diverse regioni africane, di regolare i conflitti, anche sotto l’egida dell’Onu; ha sottolineato gli sforzi del Regno per la lotta contro le minacce alla sicurezza nella regione subsahariana, come testimonia il sostegno marocchino al Mali e la sua partecipazione alla cerimonia dell’insediamento del nuovo presidente maliano eletto.
Infine il re ha accennato all’approccio innovatore ed umano del Regno circa il tema delle politiche migratorie e di asilo basato sul rispetto dei diritti dell’Uomo, iniziativa apprezzata a livello internazionale. Il Marocco ha presentato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite la proposta di una visione africana comune basata sul rispetto dei valori umanitari e sulla responsabilità condivisa tra i paesi d’origine, di transito e di accoglienza, interessati alle migrazioni; ha quindi lanciato un appello alla Comunità internazionale a favore di un maggior coinvolgimento nel trattamento del fenomeno migratorio per prevenire le catastrofi umanitarie come accaduto di recente a Lampedusa.