Lussemburgo. Elezioni generali: l’8 ottobre i candidati sono 649 per i 60 seggi del Parlamento

di Alberto Galvi

Alle elezioni generali in Lussemburgo dell’8 ottobre, in cui si eleggono i 60 membri del Parlamento (Chambre des Deputés), si sono candidati complessivamente 649 candidati. Un totale di nove partiti presentano ciascuno 60 candidati: LSAP (Partito Socialista Operaio Lussemburghese), DP (Partito Democratico), déi Gréng (Partito dei Verdi), CSV (Partito Popolare Cristiano Sociale), déi Lénk (La sinistra), ADR (Partito Riformatore Democratico Alternativa), Piraten (I Pirati), Fokus (Fokus Lussemburgo) e Liberté-Fraiheet (Libertà-Libertà), mentre altri tre partiti con un minor numero di candidati sono: 26 del Volt (Volt Lussemburgo), 51 del KPL (Partito Comunista del Lussemburgo) e 32 déi Konservativ (Dei Conservatori).
I 60 membri della Camera dei deputati sono eletti con sistema proporzionale in quattro collegi elettorali plurinominali:  9 nella circoscrizione Nord, 7 nell’Est , 23 nel Sud e 21 nel Centro. La maggior parte dei candidati sono noti all’elettorato. Ben 17 membri dell’attuale governo cercheranno di essere rieletti, mentre 57 dei 60 deputati attualmente presenti alla Camera hanno manifestato l’intenzione di prolungare il loro mandato. Alcuni deputati hanno un doppio mandato, con 44 posti che occupano nel governo locale e alla Camera. Nei rispettivi comuni 11 di loro ricoprono anche la carica di sindaci.
Il primo ministro Xavier Bettel è candidato del DP, e fa parte della coalizione DP-LSAP-Verdi che governa il Lussemburgo da dieci anni. Un altro volto noto in politica è l’ex deputato europeo e presidente del CSV Frank Engel, che l’anno scorso ha co-fondato il partito Fokus, e ha annunciato la sua intenzione di candidarsi ad ottobre. Alle elezioni si candida anche il presidente del KPL, Ali Ruckert. Anche il fondatore dei conservatori ed ex membro dell’ADR Joé Thein è un volto noto della politica lussemburghese.
La candidata capolista del LSAP è Paulette Lenert, mentre Volt è un partito relativamente nuovo composto da nomi meno familiari. Anche se sulla scheda elettorale c’è un nuovo nome Liberté – Fräiheet, questo partito è tecnicamente già rappresentato alla Camera dal fondatore e deputato Roy Reding, dopo che quest’ultimo è uscito dall’ADR all’inizio di quest’anno.
Una volta annunciati i risultati ufficiali delle elezioni, il granduca Henri chiederà al vincitore di formare un governo che poi presterà giuramento da parte sua. La leader del LSAP ha detto che non esclude in alcun modo la continuazione della coalizione, ma ha aggiunto che la composizione del governo dipenderà dai risultati delle elezioni dell’8 ottobre.
In seguito alle elezioni del Parlamento, il leader del partito di maggioranza o della coalizione di maggioranza viene solitamente nominato primo ministro dal monarca. Anche Il vice primo ministro è nominato dal monarca. Il primo ministro e il vice primo ministro rispondono al Parlamento. Il governo è proposto dal primo ministro, nominato dal monarca. La monarchia in Lussemburgo è ereditaria.