M.O. Terzi ospita doppio summit sul Mediterraneo, il 20 a Roma

TMNews, 18 feb 12 –

Nonostante le tentazioni germanocentriche del dibattito sul futuro dell’Europa, l’Italia guarda a sud, all’altra sponda del Mare Nostrum. Roma ospiterà lunedì un doppio vertice euromediterraneo: il cosiddetto `5+5′ e il Foromed che faranno confluire nella capitale, ospiti a Villa Madama del ministro degli Esteri Giulio Terzi, i capi delle diplomazie – o in un paio di casi alti emissari – di Francia, Spagna, Portogallo, Malta, Grecia, Turchia, Egitto, Marocco, Algeria, Tunisia e Mauritania. Alla luce delle primavere arabe, anche e soprattutto per motivi energetici ed economici il rilancio del dialogo coi vicini meridionali è stato per il governo Monti un “obiettivo prioritario” come ha sottolineato a più riprese Terzi. Lo stesso ministro è stato protagonista dall’avvio del suo mandato di missioni in tutte le principali capitali nordafricane, e ha accompagnato il presidente del Consiglio in una significativa visita a Tripoli. “Avremo l’occasione di discutere con gli uomini che sono l’espressione delle Primavere. Ci sono questioni fondamentali di politica e sicurezza da affrontare. Ma dobbiamo accelerare la collaborazione sui programmi economici e di finanziamento. Progetti e sostegni per la piccola e media impresa come per le grandi infrastrutture. E ancora: cooperazione universitaria, scientifica, tecnologica, formazione giovanile” ha illustrato il titolare della Farnesina in una recente intervista al Sole 24 Ore. La giornata di lavori inizierà con la nona Conferenza dei ministri degli Esteri del Dialogo del Mediterraneo Occidentale (5+5), co-presieduta da Terzi e dal tunisino Rafik Ben Abdessalem. I colloqui avranno “un carattere concreto e operativo” sui diversi temi in agenda (sicurezza regionale, flussi migratori, energia, tutela dell’ambiente, sviluppo), ha spiegato Terzi in un’audizione su questi temi al parlamento settimana scorsa. Nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo, ha riferito il ministro alle Commissioni Esteri di Camera e Senato “abbiamo registrato una forte domanda di Italia, di presenza del nostro Paese: è un’esigenza delle classi politiche e degli operatori economici perché veniamo visti come il Paese che può focalizzare meglio l’attenzione dell’Unione Europea verso la casa comune che è il Mediterraneo”. E per aiutare le transizioni in corso nei paesi della Primavera araba, ha sottolineato Terzi, “occorre agire in fretta con aiuti concreti e strategie a lungo termine”. I paesi della sponda sud criticano “più le lentezze europee che italiane” ha detto ancora il ministro nell’intervista a Ugo Tramballi sul Sole 24 Ore. “Sanno benissimo quanti sforzi stiamo facendo a Bruxelles per attirare l’attenzione e i finanziamenti sulla politica di vicinato mediterranea. C’è già stato un significativo aumento dei fondi da 12 a 18 miliardi di euro stanziati dalla Commissione, ma vogliamo andare oltre l’obiettivo dei due terzi dei fondi per il Mediterraneo” ha assicurato il capo della diplomazia. Significativa a questo proposito sarà la presenza ai colloqui di Villa Madama del commissario Ue per l’Allargamento e la Politica di vicinato Stefan Fuele. Nel pomeriggio di lunedì la riunione sarà allargata al formato Foromed, con l’Egitto, la Grecia e la Turchia (che sarà rappresentata da un vice ministro degli Esteri), alla quale prenderanno parte anche osservatori della Lega araba e dell’Unione per il Mediterraneo. Per l’Italia, l’appuntamento del 20 sarà anche l’occasione di fare il punto sui rapporti con la Libia nel dopo-Gheddafi (con i delicati dossier dei crediti alle aziende italiane e le forniture energetiche), ma anche sui principali argomenti di politica internazionale: dall’Egitto e l’Islam politico alla Siria; dal nucleare iraniano al dialogo – ormai insabbiato – fra israeliani e palestinesi.