MACEDONIA. Commissario Ue Hahn a Skopje per trovare soluzione a crisi

di Notizie Geopolitiche – 

hahn_johannesIl Commissario Europeo per la Politica di Vicinato e i Negoziati per l’Allargamento, l’austriaco Johannes Hahn, è oggi in missione in Macedonia per incontrare il primo ministro conservatore del Governo di Skopje, Nikola Gruevski, ed il leader dell’Unione Socialdemocratica di Macedonia (Sdsm), Zoran Zaev, principale esponente dell’opposizione.
Questi colloqui avranno il fine di trovare una soluzione alla crisi politica generatasi tra le formazioni di minoranza e l’Amministrazione attuale, accusata di aver tenuto illegalmente sotto sorveglianza oltre 20.000 esponenti del mondo politico, della stampa e delle ong, intercettando le loro telefonate in quella che è stata definita da Zaev “la più vasta azione di spionaggio della storia della Macedonia indipendente”.
Nella sede dell’ambasciata Ue a Skopje, Hahn incontrerà separatamente i due leader, sia per fare un quadro più chiaro della situazione sia per valutare i passi che ognuno è disposto a compiere per risolvere questa condizione di crisi, mentre in seguito si svolgerà una riunione congiunta, dove Gruevski e Zaev potranno confrontarsi per trovare un accordo comune.
Per l’occasione prenderanno parte al vertice anche i rappresentanti della comunità albanese, che costituisce quasi il 20% della popolazione, per discutere dei problemi relativi agli scontri, avvenuti nel nord del paese, tra guerriglieri albanesi affiliati all’Uck e forze di sicurezza macedoni.
Nonostante gli sforzi dell’Unione Europea, che da mesi sta provando a risolvere questo scontro politico tra opposizioni ed Esecutivo, le possibilità di trovare una soluzione alla crisi sembrano molto scarse, entrambi gli schieramenti sono infatti arroccati su posizioni inconciliabili: mentre l’Sdsm chiede nuove elezioni il Vmro Dpmne, formazione che fa capo al premier, afferma che non accetterà mai un Governo di transizione, dove ci sia anche un solo ministro socialdemocratico.
Questo conflitto politico ha preso il via dopo la pubblicazione, da parte dell’opposizione di Zaev, di migliaia di intercettazioni telefoniche, nelle quali si possono ascoltare funzionari del Governo, ministri e lo stesso premier, discutere di brogli elettorali, di controllare la stampa, di pilotare nomine a cariche pubbliche, di insabbiare casi di omicidio ed altre questioni che hanno portato a galla il sistema di corruzione che permea le istituzioni del paese balcanico.
Gruevski ha sempre sostenuto che queste registrazioni, a suo dire false, sarebbero state create appositamente da dei non meglio definiti servizi segreti stranieri, i quali le avrebbero fornite a Zaev (nel mentre accusato di spionaggio ed attività sovversiva) con il fine di destabilizzare il paese.