Mali. Assimi Goïta promuove il processo di pace e riconciliazione

Rottura diplomatica con l'Algeria.

di Belkassem Yassine

Nel suo discorso alla nazione in occasione del nuovo anno 2024, il colonnello Assimi Goïta, presidente della transizione in Mali, ha promosso il processo di pace attraverso il dialogo per eliminare le radici dei conflitti interni e per stabilire la riconciliazione nazionale. L’Algeria è stata esclusa dal processo di discussione tra Bamako e la ribellione tuareg.
Goïta ha precisato che sarà istituito un comitato incaricato di dirigere il dialogo nazionale, che dovrà presentare il suo rapporto entro febbraio.
Il leader maliano ha sottolineato che “non saranno oggetto di discussione l’unicità, la laicità dello Stato e l’integrità del territorio, nonché i principi che stanno alla base dell’azione pubblica del Mali”, ovvero il rispetto della sovranità del Mali; il rispetto delle scelte strategiche e delle scelte dei partner, nonché la difesa degli interessi del popolo maliano.
Tuttavia ha precisato che “la lotta contro i gruppi terroristici armati continuerà fino alla pacificazione totale del Paese. In nessuna porzione del territorio nazionale deve esserci spazio per coloro che hanno deciso di nuocere alle nostre terre e alla vita della nostra gente”. Ha inoltre sottolineato che “questa decisione, che avevamo già condiviso con i vari attori nazionali e internazionali interessati, sin dall’inizio del ritiro della Missione multidimensionale integrata delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA)”, impone a “noi maliani di unirci per riconciliare il nostro Paese e garantire la coesione nazionale”.
La posizione del presidente Goïta arriva dopo le accuse all’Algeria di ingerenza negli affari interni del Mali, ovvero da quando il presidente algerino Abdelmajid Tebboune ha ricevuto l’imam Dicko, ritenuto da Bamako essere la sponda dei terroristi in Mali. L’iniziativa è stata considerata come atto “ostile”, e ha portato ad una grave crisi diplomatica tra Bamako e Algeri. I due Paesi hanno rispettivamente richiamato i propri ambasciatori.
Da anni Algeri intrattiene un doppio filo con i separatisti dell’Azawad.
La MINUSMA ha ufficialmente concluso la sua presenza nella regione di Timbuktu, secondo la dichiarazione di Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.