Mali. Decreto per sospendere tutte le attività politiche

di Alberto Galvi
 
Il portavoce della giunta al potere del Mali Abdoulaye Maiga ha emesso un decreto che sospende tutte le attività politiche fino a nuovo avviso, affermando che è necessario preservare l’ordine pubblico. Si tratta di una mossa che segue la decisione dello scorso anno di annullare le elezioni a tempo indeterminato. Il Mali ha subito due colpi di Stato dal 2020, il primo di otto nell’Africa centrale e occidentale in quattro anni, compresi i vicini Burkina Faso e Niger. L’attuale giunta del Mali aveva promesso di ripristinare il governo civile entro il 26 marzo con elezioni, ma così non è stato.
Il primo aprile più di 80 partiti politici e organizzazioni civili hanno rilasciato dichiarazioni congiunte il 1 aprile chiedendo elezioni presidenziali e la fine del governo militare.
Da quando ha preso il potere nel 2020 la giunta ha posto fine a diverse relazioni esterne, tra cui quella con l’Unione Europea e l’ex potenza coloniale francese, e ha invece favorito legami più stretti con la Russia. Il Mali faceva affidamento sulle truppe francesi per respingere gli insorti jihadisti, ma senza successo, per cui le ultime forze francesi sono partite nell’agosto 2022 dopo quasi un decennio di operazioni in Mali.