Mozambico. Nyusi chiede di bloccare le accuse a suo carico all’Alta corte di Londra

di Giuseppe De Santis

Il presidente mozambicano Felipe Nyusi ha chiesto all’Alta corte di Londra di bloccare le accuse di aver accettato pagamenti illegali nella causa intentata dal paese contro Credit Suisse e altri nello scandalo Tuna bond da 2 miliardi di dollari. Il caso Tuna bond ha coinvolto Credit Suisse, il costruttore navale Privinvest, il suo proprietario Iskandar Safa e molti altri.
Il Mozambico vuole revocare una garanzia sovrana su un prestito che si presume sia stato ottenuto con la corruzione e ottenere un risarcimento per altri presunti illeciti. Privinvest e Safa stanno cercando di coinvolgere Nyusi nel caso, sostenendo che dovrebbe contribuire a eventuali danni che potrebbero essere condannati a risarcire se ritenuti responsabili nei confronti del Mozambico. La loro richiesta contro Nyusi si concentra sui pagamenti di 11 milioni di dollari che Privinvest ha effettuato nel 2014 per finanziare la corsa di Nyusi alla presidenza e la campagna elettorale del suo partito al governo FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico).
Privinvest e Safa hanno sostenuto che se i pagamenti non erano leciti e che loro sono responsabili nei confronti del Mozambico, per cui Nyusi dovrebbe essere a sua volta responsabile nei loro confronti. Nyusi ha affermato di avere diritto all’immunità come capo di Stato in carica. La richiesta di immunità di Nyusi è l’ultima svolta nella disputa di lunga data, incentrata su tre accordi tra società statali e Privinvest, per la sicurezza marittima e per sviluppare la sicurezza dell’industria della pesca del Mozambico.