NIGERIA. Boko Haram tenta di riprendere Gamboru, ma viene respinto

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Boko HaramNuovo attacco dei miliziani islamisti-secessionisti del Boko Haram alla città nigeriana di Gamboru, dopo che questa è stata occupata nei giorni scorsi dalle forze del Ciad nel quadro della cooperazione regionale che vede coinvolti, oltre a Nigeria e Ciad, anche Camerun, Benin e Niger.
Una fonte militare ciadiana ha reso noto che i militari di N’Djamena hanno respinto l’assalto riportando un morto e otto feriti, mentre vi è stata l’uccisione di “numerosi jihadisti”, i quali “volevano sorprenderci con un attacco alle 4 del mattino, ma eravamo pronti. Sono arrivati con 14 auto e due blindati, ne abbiamo distrutti tre”.
Ammonta a 8.700 soldati la forza che i paesi della coalizione hanno messo insieme per combattere il Boko Haram, autore di una guerra negli stati nigeriani di Adamawa, Yobe e Borno, ma soprattutto di una lunghissima serie di eccidi e di rapimenti di bambini e giovani donne, come nel caso delle 276 studentesse sequestrate il 14 aprile dello scorso anno presso una scuola di Chibock.
La stessa Gamboru, conquistata dai jihadisti lo scorso 25 agosto, è stata teatro di numerosi massacri e rapimenti di donne e bambini.
L’iniziativa militare dei cinque paesi è frutto di una riunione tenutasi a Yaoundé lo scorso 8 ottobre, quando si erano incontrati i vari leader: per la Nigeria erano presenti, oltre al presidente Goodluck Jonathan, il ministro degli Affari esteri Aminu Wali, il ministro della Difesa, il senatore Musiliu Obanikoro, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il maresciallo delle Forze aeree Alex Bardeh e altri alti funzionari governativi.
L’incontro si è inserito tra quello di maggio 2014 con il presidente francese Francois Hollande e quello recente all’Unione Africana con il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
L’esercito della Nigeria, pur scontrandosi con forza con i miliziani del Boko Haram, non è stato in grado da solo di risolvere il problema, anche perchè i jihadisti contano su flussi di denaro, nuove leve e forniture di armi; va detto tuttavia che lo scorso anno una decina di generali e di alti ufficiali sono stati processati dalla Corte marziale per aver passato informazioni essenziali e segrete al nemico, mentre i militari venivano massacrati a centinaia nelle imboscate tese dal Boko Haram.