Pace fiscale 2019: le ultime novità

Notizie Geopolitiche –

La Pace Fiscale è diventata legge con la conversione del Decreto Fiscale che ha ottenuto il via libera della Camera dopo le modifiche apportate in Senato. E’ stata confermata la scomparsa definitiva del saldo e stralcio che doveva essere calcolato in base all’ISEE. Non c’è più traccia nemmeno della misura pensata per i contribuenti in crisi di liquidità, che aveva visto il suo iniziale ingresso nel testo originario della Pace Fiscale. Per quanto riguarda il saldo e stralcio ci potrebbero essere delle novità sul filo del traguardo in un maxi emendamento al vaglio in queste ore della commissione Bilancio del Senato.
Ma che cosa è rimasto quindi del testo iniziale? La conferma principale è arrivata soprattutto con la cosiddetta Rottamazione Ter, ma anche qui qualche novità non è mancata. Come modifiche più significative troviamo l’aumento del numero delle rate, salito da 10 a 18, ma sempre da rimborsare in un periodo complessivo di 5 anni. Più morbido e flessibile il periodo di tolleranza per i ritardi di pagamento, esteso fino a 5 giorni, dopo i quali si arriva alla decadenza delle agevolazioni legate all’adesione alla rottamazione.
Altra conferma in blocco c’è stata per gli sconti sulle controversie giudiziarie, a seconda del grado di giudizio raggiunto. Nel particolare il contribuente sarà chiamato al pagamento del 40% se la sentenza favorevole al contribuente è al primo grado, del 15% in caso di giudizio favorevole in secondo grado e del 5% se si è arrivati alla Cassazione. Se ancora non c’è stata la sentenza di primo grado, la lite pendente può essere chiusa con uno sconto del 10% sul dovuto al Fisco. Confermato in via definitiva il condono delle minicartelle (fino a 1000 euro) con cancellazione automatica.
Nello stesso decreto Fiscale si è deciso di aumentare i poteri della Guardia di Finanza, con accesso diretto all’anagrafe tributaria e con maggiori possibilità di pianificazione dell’attività di accertamento, che viene praticamente parificata a quella dell’Agenzia delle Entrate, senza quindi il preventivo provvedimento da parte della magistratura.
Per chi ha delle irregolarità formali nella dichiarazione dei redditi invece, c’è la possibilità di sanare la propria situazione con il pagamento forfettario di 200 euro, dovuti però per ogni periodo d’ imposta nel quale ci sono delle violazioni.
Nella pace fiscale è stata infine introdotta la proroga per il bonus bebè (che però verrà concesso solo per il primo anno di vita del nascituro), e la partenza ufficiale dal 1° Gennaio 2019 della fatturazione elettronica. A riguardo si registrano le preoccupazioni dei commercialisti su un sistema che ancora non è pronto per un corretto funzionamento. Queste hanno portato all’introduzione nel decreto della sospensione delle sanzioni per i ritardi che si dovessero verificare nel primo semestre del nuovo anno, e una riduzione al 20% delle sanzioni per i ritardi del terzo trimestre. Ma attenzione, l’obbligo non riguarderà gli operatori sanitari che usano la tessera sanitaria per la compilazione delle fatture.