PAKISTAN. Ancora crisi con Usa, Islamabad chiede scuse

Ansa, 28 apr 12 –

Pakistan e Stati Uniti non sono riusciti a ricucire i loro rapporti in profonda crisi dopo il blitz nella villa-bunker di Osama Bin Laden di un anno fa e l’incursione della Nato contro una postazione militare di confine dello scorso novembre in cui sono rimasti uccisi 24 soldati pachistani. L’inviato americano per l’Afghanistan e il Pakistan, Marc Grossman, e’ ripartito ieri sera senza essere riuscito a sbloccare lo stallo. E’ quanto riporta oggi il quotidiano Dawn confermando anche un articolo del New York Times in cui si parla di fallimento dei negoziati. Secondo il quotidiano pachistano, Islamabad ha chiesto a Washington delle scuse ufficiali per l’uccisione di 24 soldati colpiti da elicotteri della Nato come condizione per la ripresa delle relazioni. Gli Stati Uniti hanno invece insistito con il governo pachistano perche’ riapra il flusso di rifornimenti per le truppe Nato in Afghanistan, bloccati come misura di ritorsione. Al termine dell’incontro con Grossman a Islamabad, il presidente Asif Ali Zardari ha detto che ”dopo che il Pakistan ha seguito una procedura democratica per la ripresa delle relazioni con gli Usa, tocca ora a Washington chiudere il capitolo di Salala” (il nome della postazione militare colpita dalla Nato il 26 novembre). Secondo la stampa pachistana, gli Usa avrebbero anche condizionato la partecipazione del Pakistan alla conferenza della Nato sull’Afghanistan (prevista a Chicago il 20 maggio) alla riapertura delle frontiere ai convogli dell’Alleanza.