Palestina. Trump pronto a tagliare i fondi se non vi sarà compromesso su Gerusalemme capitale

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Nel pieno delle tensioni, il presidente Usa Donald Trump ha minacciato oggi il taglio dei fondi che l’amministrazione americana versa ogni anno ai palestinesi nel momento in cui non dovessero accettare di giungere a un compromesso su Gerusalemme capitale di Israele. La cifra è di circa 304 milioni di dollari l’anno, denaro che arriva attraverso l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l’Unwra, e Trump ha osservato che “Paghiamo ai palestinesi centinaia di milioni di dollari all’anno e non riceviamo alcun apprezzamento o rispetto”: “Con i palestinesi non più disposti a parlare di pace, perché dovremmo continuare con questi enormi pagamenti?”.
Alla base della presa di posizione di Trump, subito fatta propria dall’ambasciatrice alle Nazioni Unite Nikki Haley, c’è l’indisponibilità annunciata del presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, a proseguire i colloqui di pace mediati dagli Usa.
Hanan Ashrawi, una delle principali esponenti dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina ed appartenente alla minoranza cristiana anglicana, ha risposto a Trump affermando che “I diritti palestinesi non sono in vendita. Riconoscendo Gerusalemme occupata come capitale d’Israele, Donald Trump non ha soltanto violato la legge ma ha anche distrutto da solo le fondamenta della pace e condonato l’annessione illegale della città da parte israeliana”. “Il presidente Trump – ha aggiunto – ha sabotato la nostra ricerca di pace, libertà e giustizia. Ora osa dare la colpa ai palestinesi per le conseguenze delle sue azioni irresponsabili!”.