Più delle cannonate: la rinascita della satira nel mondo arabo

di Saber Yakoubi –

L’idea di organizzare un festival della caricatura nel mondo arabo è nata da giovani rivoluzionari libici ed è stata colta da Wiem Ali Kurd, direttore della società pubblicitaria Al Namareq di Tripoli; realizzata in Tunisia da una rete di volontari, aveva lo scopo di dare un contributo affinché la violenza cedesse il posto al pensiero costruttivo e all’arte quali forme di espressione inserite nel contesto socio-politico dei giovani arabi.
La satira infatti è da sempre un mezzo comunicativo importante e forte che anche in passato ha rivestito un ruolo di critica anche in paesi dove la democrazia è un dato assodato.
Il prossimo 6 settembre vi sarà in Tunisia la prima dei tre giorni di festival nel quale si sfideranno artisti di tutto il mondo arabo, quindi il concorso si sposterà in Egitto, dal 15 al 17 dello stesso mese fino all’ultima puntata che sarà realizzata proprio in Libia, dal 29 al 1 ottobre: sarà proprio nell’ultima giornata di concorso che si terrà la premiazione dei vincitori, con la somma di 10.000 dollari per il primo classificato, di 7.000 per il secondo e di 5.000 per il terzo e quindi altri premi per i non professionisti.
In occasione della conferenza stampa di presentazione promossa presso l’Africa Hotel di Tunisi, Wiem Ali kurd ha spiegato che uno degli obiettivi principali dell’iniziativa consiste nel ridare vita a questo tipo di arte, fortemente ostracizzata durante la dittatura, capace di scalfire assai più delle cannonate che hanno fatto tremare la Libia, la Siria e lo Yemen.
Il noto vignettista italiano Vauro Senese è stato ospite d’onore alla manifestazione che è stata dedicata alla figura di Handala, l’ormai celebre figura di un bambino disegnato di spalle mentre pensoso ed impotente assiste a ciò che gli accade intorno, creata dal caricaturista palestinese Naji al-Ali, assassinato a Londra dal Mossad israeliano.
Vauro è intervenuto subito dopo i ministri della Cultura della Libia, della Tunisia e dell’Egitto: con parole semplici quanto profonde e dando prova della sua competenza ha lasciato gli invitati a bocca aperta raccontando delle sue esperienze, spesso dolorose e faticose, in Iraq, in Afghanistan, in Iran, in Palestina ed in altri luoghi del mondo arabo: sensazioni ed emozioni che ha riassunto nella sua arte caricaturale ormai diffusa, una risposta alternativa alla repressione, alle bombe intelligenti ed alle cannonate.
Notizie Geopolitiche, che era presente all’incontro, ha offerto la traduzione ed ha quindi partecipato all’importantissima possibilità di vedere rinascere la satira, notando anche come fra i presenti fosse finita la sensazione di paura che sarebbe stata palpabile soltanto un anno fa.