Polinesia francese. Nonostante Parigi, si guarda alla Cina

di Alberto Galvi

Il territorio d’oltremare della Polinesia francese, pur mantenendo forti relazioni con la Cina, è un elemento chiave della strategia indo-pacifica di Parigi nell’area. Secondo l’articolo 74 della Costituzione francese, la Polinesia francese è un territorio d’oltremare, con uno status allargato di autonomia e proprie istituzioni.
Le posizioni dello Stato francese e del governo polinesiano sull’influenza della Cina nella regione del Pacifico sono a volte persino antagoniste. Il presidente della Polinesia francese ha confermato che cercherà di sfruttare al meglio le due strategie concorrenti, in un contesto di crescente influenza della Cina nella regione del Pacifico.
La Polinesia francese, come altri Stati o territori insulari della regione, cerca di sviluppare il proprio equilibrio di potere e vede nella Cina prospettive di crescita economica che nessun altro attore può offrirle. Tutti i partner diplomatici di Pechino della regione Indo-Pacifico hanno sottoscritto quale tema principale degli accordi sulla BRI (Belt and Road Initiative), lo sviluppo delle infrastrutture. Da Kiribati, a Vanuatu, alla Polinesia francese, la Cina ha ripetutamente cercato in nome della BRI di accedere ad aeroporti e porti militarmente significativi.
Pechino ha stabilito relazioni di cooperazione militare con le Isole Fiji, Papua Nuova Guinea e Tonga e ha fornito supporto della polizia a Vanuatu e Isole Salomone, spesso in combinazione con attività di aiuto umanitario. Nonostante le proteste dei governi australiano e statunitense, la Cina e le Isole Salomone hanno firmato un accordo di sicurezza.
Nella regione indo-pacifica la Francia ha sette territori d’oltremare, che ospitano 1,6 milioni di cittadini francesi e rappresentano 9 degli 11 milioni di chilometri quadrati della ZEE (Zona Economica Esclusiva) francese.Sono: Mayotte, La Réunion, i territori francesi australi e antartici, Nuova Caledonia, Wallis & Futuna e Polinesia francese.
Il presidente della Polinesia francese è legalmente autorizzato a stabilire relazioni esterne senza necessariamente coinvolgere lo Stato francese. L’esecutivo polinesiano intrattiene in particolare forti relazioni bilaterali con la Cina, nonostante sia consapevole della propria dipendenza economica da Parigi.