Portogallo. I socialisti stravincono: Costa guiderà un governo monopartitico

di Enrico Oliari

Clamoroso in Portogallo: nonostante la pandemia, le difficoltà economiche il rifiuto di misure sociali come il salario minimo, i socialisti hanno stravinto le elezioni. Ma se la vittoria era scontata, come i sondaggi avevano ampiamente annunciato, non lo era di certo il fatto che il Partito Socialista guidato dal primo ministro uscente Antonio Costa conquistasse la maggioranza assoluta, cioè 117 seggi sui 230 del Parlamento. Forte del risultato il premier ha voluto comunque precisare che “maggioranza assoluta non significa potere assoluto”, ma quel 41,7% delle preferenze dimostra che i socialisti portoghesi hanno convinto nonostante le difficoltà del momento, e che possono avviare un governo monopartitico, senza scomodi alleati sempre pronti a puntare i piedi e a minacciare la caduta del governo.
Alle elezioni anticipate si era arrivati dopo che il governo Costa era caduto sul bilancio 2022, ovvero perché gli alleati di governo, il Partito Comunista e il Blocco di Sinistra, pretendevano più soldi per la Sanità e misure sociali quali il salario minimo per lavoratori e l’aumento delle pensioni.
Le urne hanno consegnato il secondo e il terzo posto alla destra: il Partito Social Democratico di Cui Rio ha preso 76 seggi (-3 rispetto alla precedente legislatura), mentre è exploit per Chega, il partito euroscettico e di estrema destra di André Ventura che ha preso il 11,9% delle preferenze, cioè 21 seggi. Bene anche i Liberali, che sono passati da 1 a 8 seggi, mentre il Blocco di sinistra è passato da 19 a 5 deputati, e il Partito Comunista da 10 a 6.
“È una vittoria di umiltà, di fiducia e di stabilità”, ha affermato Costa davanti ai sostenitori, aggiungendo che “dopo 6 anni come premier, dopo gli ultimi 2 anni in una lotta senza precedenti contro una pandemia, assumo questa responsabilità con grande entusiasmo”. Tra i primi impegni che il rieletto primo ministro dovrà affrontare vi sarà il piano per la gestione dei 16,6 miliardi di soldi europei per compensare i danni provocati dalla pandemia.