RD. CONGO. Via libera a 72 adozioni bloccate due anni fa nel timore che finissero a coppie gay

di Enrico Oliari

Thambwe mwamba alexisIl governo di Kinshasa ha finalmente sbloccato le 72 adozioni di bambini destinate a coppie europee, dopo che nel settembre 2013 le autorità congolesi avevano improvvisamente bloccato gli itinera volendo indagare su presunti maltrattamenti e soprattutto sul fatto che i destinatari potessero essere coppie omosessuali, cosa quest’ultima contraria alle leggi del paese africano. Erano stati poi individuati dossier errati e soprattutto casi di corruzione.
Ne ha dato notizia il ministro della Giustizia della Repubblica Democratica del Congo Alexis Thambwe Mwamba, il quale ha comunicato agli ambasciatori interessati che “Abbiamo autorizzato l’uscita di 69 bambini dal Paese” e che “Abbiamo anche autorizzato il viaggio di tre bambini con malattie gravi”. Nella fattispecie sono stati ritenuti “69 dossier in perfetto ordine e perciò i bambini potranno essere autorizzati a partire”.
“Tutte le altre pratiche di adozione – ha continuato Thambwe Mwamba – dovranno aspettare fino a quando verrà approvata la nuova legge sulle adozioni attualmente in discussione. Fino ad allora di questi casi non discuteremo più”. Si tratta di circa un migliaio di bambini, ospiti in orfanatrofi.
Nel 2013 le coppie adottanti si erano recate a Kinshasa restando lì anche per settimane con costi non secondari, ma le autorità locali non avevano ceduto. L’allora ministro degli Esteri Emma Bonino aveva convocato l’ambasciatore Albert Tshiseleka Felha per esprimergli lo sconcerto del Governo italiano circa il fatto che gli accordi verbali raggiunti a novembre tra le autorità congolesi e la ministro Kyenge erano stati del tutto disattesi, mentre il ministro dell’Interno della Rd. Congo aveva avuto una riunione con gli ambasciatori di Italia, Stati Uniti, Francia, Belgio, Canada e Regno Unito per far sapere la decisione prorogare il blocco delle adozioni.
I bambini dati in adozione hanno oggi due anni in più rispetto ad allora, tempo prezioso perso per un’idonea integrazione nel tessuto famigliare e sociale in un’età, ad esempio, in cui viene appreso il linguaggio.

Nella foto: il ministro della Giustizia della Repubblica Democratica del Congo Alexis Thambwe Mwamba.