Russia. Lavrov comunica la sospensione del contributo al Consiglio d’Europa

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La Russia sospenderà a breve il contributo economico al Consiglio d’Europa, perlomeno per l’anno in corso. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, il quale ha spiegato che alla base di tale decisione vi è il mancato ripristino dei pieni poteri della delegazione russa in seno al Consiglio. Infatti i rappresentanti russi che partecipano all’organismo sovranazionale (da non confondersi con il Consiglio europeo) sono stati privati della loro autorità a seguito dell’annessione della Crimea alla Russia.
Il contributo che la Russia avrebbe dovuto versare al Consiglio d’Europa per il 2017 ammonta a 12 milioni di euro, cioè il 6 per cento del bilancio annuale, e delle intenzioni di Mosca Lavrov ha informato telefonicamente il segretario del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland.
Il Consiglio d’Europa è stato fondato nel 1949 con il Trattato di Londra: lo scopo è quello di promuovere la democrazia, i diritti umani e la cultura europea; conta 47 paesi membri ed ha lo status di osservatore all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.