di Daniela Binello –
In un articolo apparso sul quotidiano russo a diffusione nazionale Kommersant, il giornalista Andrej Kolesnikov, piuttosto considerato dal Cremlino, riferisce che il presidente Putin vuole che Trump riconosca che tutti i territori che la Russia ha occupato in parte, o anche solo in parte, in Ucraina siano formalmente annessi alla Federazione Russa.
Si tratta delle già note quattro regioni (Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson) oltre alla Crimea, che Mosca aveva già annesso nel 2014.
Per quanto riguarda le annessioni territoriali, quindi, sarebbe questo il contenuto di ciò che Vladimir Putin ha rivendicato parlando con Trump circa la sua idea dei nuovi confini russi.
Sempre lo stesso quotidiano russo (che potremmo paragonare grosso modo al nostrano Il Sole 24 Ore) riferisce però anche di un importante evento privato con aziende russe, avvenuto lo scorso martedì, durante il quale il presidente russo in persona avrebbe preannunciato (in anticipo quindi sulla telefonata con il presidente americano) quelle stesse rivendicazioni territoriali espresse poi formalmente nella conversazione telefonica con Trump.
Fonti anonime dicono che si è parlato anche di Odessa, ma solo se i cinque territori di cui sopra non venissero annessi formalmente.
Bisogna ricordare che la Russia, sebbene stia avanzando sui campi di battaglia, al momento non controlla completamente nessuna delle quattro regioni di cui sopra.
Tuttavia il punto è che se ciò accadesse, ovvero se quei territori venissero annessi alla Russia, Putin si impegnerebbe a non rivendicare la città portuale ucraina di Odessa e altri territori ucraini.
Interpellato ieri su quanto riportato sul Kommersant, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che Putin e Trump non avevano discusso di questa “idea” durante la loro telefonata del giorno precedente, ma ha altresì confermato, senza fornire ulteriori dettagli, che Putin aveva discusso del conflitto in Ucraina durante l’incontro a porte chiuse (quello di martedì appunto) con i membri dell’élite imprenditoriale russa, nella fattispecie circa 90 delegati del Congresso dell’Unione russa degli imprenditori e industriali (Rspp), il cosiddetto club degli oligarchi.
Peskov, incalzato dal Kommersant, non ha tuttavia né confermato né smentito se Putin avesse lanciato l’idea, durante l’evento con le aziende russe, che gli Stati Uniti riconoscessero le quattro regioni, oltre alla Crimea.