Coordinato da Alliance4Europe e Science Feedback attraverso il Counter Disinformation Network, un gruppo di otto organizzazioni della società civile e ricercatori, tra cui la FIDU (Federazione Italiana per i Diritti Umani), ha documentato come le piattaforme Big Tech stiano fallendo nell’applicare le sanzioni UE contro attori di propaganda russi e bielorussi.
Il rapporto rileva casi allarmanti:
– Canali TV sanzionati che pubblicano liberamente contenuti su Facebook;
– Aziende militari sanzionate che promuovono i loro carri armati su Instagram;
– Individui con beni congelati che ricevono denaro da annunci pubblicitari su Telegram.
Il report, che può essere scaricato a questo link, si è avvalso del contributo di Science Feedback, Alliance4Europe, Logically Facts, Alliance for Securing Democracy – German Marshall Fund, Prose Intelligence, Democracy Reporting International, Södertörn University e FIDU (Federazione Italiana per i Diritti Umani).
Principali risultati:
– Su tutte le piattaforme, ad eccezione di TikTok, l’83% degli account di entità o individui sanzionati segnalati risulta ancora accessibile nell’UE;
– Il 48% degli amplificatori non ufficiali di contenuti sanzionati continua a pubblicare nell’UE;
– Sono stati identificati 370 nuovi casi di contenuti o account sanzionati non segnalati in precedenza;
– Nuove strategie per eludere le sanzioni sono state osservate, con 90 potenziali violazioni specifiche per attori bielorussi;
– Alcuni account sanzionati traggono benefici economici dai programmi di monetizzazione di piattaforme come Telegram, YouTube e Facebook.
– Questi dati sollevano interrogativi sul rispetto degli obblighi previsti dal Digital Services Act (DSA) relativi alla diffusione di contenuti di disinformazione e sulla possibile violazione delle regolamentazioni europee sulle sanzioni.
Questo rapporto evidenzia come il mancato rispetto delle sanzioni UE da parte delle Big Tech sia un problema diffuso e come gli sforzi messi in campo dalle piattaforme per affrontarlo siano insufficienti. Il successo delle piattaforme nel contrastare le violazioni del copyright, che costituisce un altro tipo di contenuto illegale, dimostra che esistono soluzioni tecniche efficaci per garantire il rispetto delle norme su larga scala.