Senegal. Il Consiglio costituzionale cassa il rinvio del voto

di Alberto Galvi

Il Consiglio costituzionale del Senegal ha stabilito che il rinvio del voto presidenziale del 25 febbraio da parte del Parlamento non è in linea con la costituzione, decisione che getta il paese in una nuova fase di incertezza e di tensioni. La scorsa settimana i candidati presidenziali dell’opposizione hanno presentato diversi ricorsi contro il decreto che ha ritardato il voto a dicembre ed esteso il mandato del presidente Macky Sall, in quello che i critici hanno definito un colpo di stato istituzionale. La presidenza e il governo non hanno risposto alle richieste di commenti.
La situazione di stallo nel paese ha alimentato preoccupazioni a livello internazionale sul fatto che la democrazia del Senegal sia in pericolo. La presidenza e il governo non hanno risposto alle richieste di commento.
Il presidente Sall non sarà presente al voto in quanto ha raggiunto il limite costituzionale di due mandati: ha ritardato le elezioni a causa di una disputa sulla lista dei candidati e di presunta corruzione all’interno del Consiglio costituzionale.
Mancano meno di 10 giorni alla data originaria del voto, e la maggior parte dei candidati non ha più fatto campagna elettorale da quando Sall ha emesso il suo decreto il 3 febbraio, poche ore prima dell’inizio previsto della campagna elettorale.