di Giacomo Dolzani –
Accordi di pace in vista tra i gruppi terroristici che in Siria, insieme all’Esercito Libero, lottano contro le forze del presidente Bashar al-Assad, ma che, contemporaneamente, si combattono fra loro.
I due principali gruppi jihadisti, il Fronte al-Nusra, succursale di al-Qaeda nel paese mediorientale, ed il gruppo chiamato Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), dopo un iniziale periodo di non belligeranza, hanno infatti cominciato a compiere attentati l’uno contro l’altro portando, soltanto negli ultimi 5 mesi, alla morte di migliaia di miliziani.
Proprio per questo Ayman al-Zawahiri, il terrorista egiziano capo supremo di al-Qaeda, succeduto ad Osama bin Laden dopo la sua uccisione, ha ordinato ad Abu Mohammed al-Joulani, comandante di al-Nusra, di cessare gli attacchi contro i guerriglieri dell’Isil.
Un simile tentativo di pacificazione scaturisce anche dal fatto che le truppe governative, che durante i primi mesi del conflitto sembravano sul punto di cedere definitivamente, stanno invece oggi riconquistando quelle città che erano inizialmente cadute nelle mani dei ribelli, avanzando con rinnovata forza.
