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Anche i Paesi Bassi si uniscono alla coalizione anti-Isis a guida Usa in Siria, dove agiranno i quattro F-16 che già dal 2014 sono impegnati in Iraq.
Lo ha reso noto il primo ministro Mark Rutte, il quale ha spiegato che “l’Isis rappresenta una minaccia per la sicurezza ed il nostro modello di vita”, ed ha specificato che i raid saranno concentrati sulla Siria orientale, “sulle linee dei rifornimenti dello Stato Islamico”.
Si tratta di una risposta alle richieste di Usa e Francia, e Rutte ha sottolineato che “non si tratta di mandare più aerei o più bombe, bensì di rendere più efficace l’azione”; il ministro della difesa Plasschaert Jeanine Hennis ha ribadito che “le forze dell’Isis sono sulla difensiva in Iraq, ma potrebbero reagire all’improvviso con una controffensiva” proprio grazie ai rinforzi e alle forniture provenienti dalla Siria.
Proprio per prendere il controllo pieno delle zone di confine, da giorni i jihadisti stanno combattendo contro l’esercito siriano a Deir Ezzor, dove si sono resi responsabili di vere e proprie mattanze. Le ultime informazioni indicano che hanno già conquistato il 60% della città.
Nella foto: il premier olandese Mark Rutte.
