SIRIA. Comandante ribelli, ‘Tregua nata morta, Brahimi ha fallito’. 146 morti ieri

TMNews, 27 ott 12 –

La tregua voluta dall’inviato dell’Onu e della Lega araba, Lakhdar Brahimi, in occasione della festa del Sacrificio è “nata morta”, ha affermato un comandante dei ribelli ad Aleppo, che ha definito il progetto del rappresentante delle Nazioni unite “un fallimento”. “Quale tregua? Questa tregua è una menzogna. Un regime criminale come può rispettare una tregua? E’ un fallimento di Brahimi, questa iniziativa è nata morta”, ha affermato il colonnello Abdel Jabbar al Oqaidi, capo del consiglio militare ribelle ad Aleppo.

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede in Gran Bretagna, almeno 146 persone sono morte ieri nelle violenze in Siria, nonostante l’entrata in vigore della tregua di quattro giorni voluta dall’inviato Onu Lakhdar Brahimi, per l’inizio della festività musulmana di Eid al-Adha. L’Ong, che si appoggia su una rete di attivisti locali e su fonti mediche in ospedali civili e militari in tutto il paese, ha registrato 53 civili, 50 ribelli e 43 soldati uccisi ieri. Secondo i Comitati locali di coordinamento, dell’opposizione, i morti sono almeno 94. Lo riporta l’emittente araba Al Arabiya.
In occasione della festa di Eid al-Adha, che dura quattro giorni, ribelli e forze regolari si sono impegnate a far tacere le loro armi, ma le due parti si erano riservate il diritto di rispondere a eventuali violazioni del cessate il fuoco. Il comando dell’esercito siriano nella tarda serata di ieri ha detto che le forze del regime di Bashar al-Assad “continuano a fare il loro dovere combattendo contro i gruppi terroristici armati”, riferendosi ai ribelli, secondo l’agenzia ufficiale Sana. Oggi altri quattro civili sono morti, tra cui un bambino, in diverse regioni nel paese, nel secondo giorno di tregua. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo. Un uomo è stato ucciso da un cecchino, mentre un bambino è stato ucciso dai colpi delle forze lealiste nella provincia di Deraa, focolaio della ribellio anti-Assad nel sud del paese. Nella regione di Aleppo (nord), gli aerei militari del regime hanno sorvolato per la prima volta l’area dall’inizio della tregua teorica, e l’artiglieria ha bombardato la località di Maaret al-Artik. La stessa città di Aleppo è stata colpita da razzi ed è stata teatro di combattimenti a intermittenza. Altri due civili sono stati uccisi nella provincia di Damasco.