Siria. de Mistura prova a riconvocare il tavolo di Ginevra

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imageE’ a grandi linee prevista per il 10 marzo la ripresa dei colloqui sulla crisi siriana promossi dall’inviato speciale delle Nazioni Unite Staffan de Mistura, nel tentativo di giungere ad un accordo che porti alla riconciliazione nazionale e all’avvio di un governo di transizione.
Lo ha riferito lo stesso diplomatico ad alcuni media arabi, il quale ha affermato che le trattative, “insolite” per come sono organizzate, “Secondo me inizieremo il 10 del mese”. Si arriva quindi ad un mese dal cessate-il-fuoco promosso in particolare da Russia e Usa, al momento rispettato dalle parti se non per alcune scaramucce. Importante è stato approfittarne per far arrivare gli aiuti specie alle popolazioni delle città poste sotto assedio, sia da parte delle forze regolari che delle opposizioni.
In particolare sarà da sciogliere il nodo della presidenza di Bashar al-Assad e capire se per lui vi sarà o meno un ruolo nella fase di transizione: la Russia, primo alleato di Damasco, ha chiesto che non si lasci il vuoto, mentre al-Assad ha più volte affermato di essere disponibile a farsi da parte “se sarà il popolo a chiederlo”.
Intanto l’Hnc, il Comitato che raccoglie la galassia dei gruppi ribelli, ha fatto sapere per bocca del portavoce Riad Nassan Agha che “Non abbiamo ancora deciso se partecipare ai colloqui di Ginevra del 10 marzo, poiché l’Hnc sta esaminando le possibilità, visti i tentativi da parte della comunità internazionale per consolidare il cessate il fuoco”.
Dalle trattative di inizio febbraio erano stati esclusi su pressione di Arabia Saudita e Turchia i curdo-siriani del’Ypg (quelli di Kobane), mentre le due nazioni avevano voluto al tavolo formazioni salafite considerate da Siria e Russia come terroristiche, cioè Ahrar al-Sham e Jaysh al-Islam.