SIRIA. Egitto a Iran, ‘aiuto a uscire da isolamento se toglie appoggio Assad’

Adnkronos/Aki, 12 set 12 – 

Un aiuto concreto per uscire dall’isolamento internazionale se interrompe il proprio appoggio incondizionato al regime di Bashar al-Assad, in modo da metter fine al conflitto che devasta il Paese da 18 mesi. E’ questa la promessa formulata dall’Egitto all’Iran nel tentativo di privare Damasco di un alleato chiave nella regione, sotto attacco della comunita’ internazionale per il suo controverso programma nucleare. La volonta’ del presidente egiziano Mohammed Mursi e’ quella di creare un ”Quartetto islamico”, con la partecipazione di Turchia, Arabia Saudita, Egitto e Iran, che possa riuscire dove le altre iniziative hanno fallito. ”E’ un obiettivo difficile per Mursi – ha detto Jamie Chandler, docente di scienze politiche all’Hunter College di New York City – I Paesi coinvolti (nel quartetto, ndr) hanno storicamente rapporti tesi. Ma se il tema e’ l’esilio (di Assad, ndr), allora l’Iran sara’ il santuario piu’ probabile”. L’intento diplomatico e’ quello di coinvolgere la Repubblica islamica nel risolvere la crisi siriana, ma la missione non appare facile. L’influenza di Teheran nel Medioriente dipende molto dall’alleanza con Assad e la sua caduta sarebbe un duro colpo per l’Iran. Inoltre nello stesso Quartetto vi sono divisioni, con la potente casa reale saudita contraria a un’espansione iraniana e che potrebbe contrastare un’eventuale tentativo di alleviare l’isolamento di Teheran.
In ogni caso Mursi, come spiegano fonti della presidenza egiziana, ha tentato di fare pressioni sul presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, incontrato ad agosto a Teheran. In quell’occasione Mursi ha offerto un pacchetto di incentivi per Teheran in cambio della fine del sostegno ad Assad. Il Cairo e’ pronto anche a riprendere pienamente i rapporti diplomatici con Teheran, il che che ha un peso diplomatico significativo per l’Iran dato che l’Egitto e’ la nazione araba piu’ popolosa e potente nella regione. Mursi si e’ detto anche disposto a mediare per migliorare i rapporti tra Iran e le nazioni arabe del Golfo che vedono con sospetto l’Iran sciita e la temono per il suo programma nucleare. Mursi ha poi garantito un ”salvacondotto” per Assad, la sua famiglia e i membri del suo circolo ristretto. Le fonti, che chiedono l’anonimato, ritengono che Mursi sia convinto che ne’ Assad, ne’ i ribelli siano in grado di vincere la guerra civile, creando una condizione di instabilita’ con serie ripercussioni sull’intera regione. ”L’Egitto e’ convinto che cio’ che avverra’ in Siria sotto Assad sara’ peggiore di ogni cosa al mondo vista finora. Per questo ritiene che prevenire spargimenti di sangue sara’ un enorme successo”, dicono le fonti.