Siria. Ghalioun si dimette per fermare la spaccatura del Consiglio nazionale di opposizione

di Enrico Oliari –

Ha dichiarato oggi di volersi dimettere dalla presidenza del Consiglio di opposizione siriano Burhan Ghalioun, il 67enne franco-siriano ordinario di sociologia politica all’Università parigina della Sorbona.
La leadership di Ghalioun, che partecipa all’organismo di opposizione al regime di al-Assad dal 2005 e che solo pochi giorni fa era stato ricevuto a Roma dal presidente Mario Monti, è stata messa in discussione questa mattina dai Comitati di coordinamento locali siriani, una piattaforma dei membri del movimento rivoluzionario interno al Paese.
In una nota diffusa alle agenzie internazionali i Comitati di coordinamento locali hanno lamentato la sempre maggior distanza dei vertici del Cns, dominati da dissidenti e oppositori residenti all’estero, dalla maggioranza dei membri, che fanno invece parte del movimento rivoluzionario interno alla Siria.
In occasione della riunione di Roma del 13 maggio scorso, Ghalioun era stato rieletto alla guida del Cns con 21 voti contro gli 11 di George Sabra, suo contendente ed espressione della lotta interna alla Siria. Nelle intenzioni di alcuni, Sabra, che è cristiano, poteva garantire al coordinamento un’immagine di ecumenicità e di freno al potere della Fratellanza musulmana nel Consiglio.
In tutta risposta Ghalioun ha dichiarato ad al-Arabiya la sua intenzione di ritirarsi dalla presidenza del Consiglio nazionale siriano: ‘Sono stato eletto la prima volta dopo un accordo tra tutte le componenti dell’opposizione e volevo unirle – ha affermato – per questo ora mi dimetto, perché non voglio provocare divisioni sul mio nome’.
Il Cns ha quindi annunciato un prossimo incontro per avviare le procedure di elezione di un nuovo rappresentante dell’organismo di opposizione al governo di al Assad.