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Secondo il Wall Street Journal, gli Stati Uniti starebbero pensando a nuove possibili opzioni militari a sostegno dei ribelli siriani, compreso bombardamenti sui campi di aviazione, l’istallazione di nuove batterie difensive Patriot e la fornitura di equipaggiamento ai combattenti.
Intanto il presidente siriano Bashar al Assad ha ammonito che l’eventuale crollo del suo regime avrebbe un “effetto domino” su tutto il Medio Oriente “per lunghi anni”: “Tutti sanno che se le forze terroriste prendessero il controllo del paese, vi sarebbe un contagio diretto su tutti i paesi vicini”, ha affermato al-Assad in un’intervista a due media turchi. “Seguirà poi un effetto domino anche in paesi lontani dal Medio Oriente, ad ovest, ad est, a nord e a sud. Questo significa instabilità per lunghi anni, forse per decenni”, ha concluso.
