“Dopo aver conquistato Aleppo e Hama, i ribelli siriani filoturchi stanno per prendere Homs e si preparano a puntare su Damasco. Com’è possibile che un Paese membro della Nato stia indirettamente conquistando militarmente le principali città di uno Stato sovrano confinante senza che nessuno abbia nulla da obiettare? Com’è possibile che i mercenari che l’alleato Nato sta usando per questa guerra di conquista, jihadisti tagliagole di Al Qaeda appartenenti a un gruppo armato considerato terroristico da Stati Uniti, Unione europea e Nazioni Unite, siano definiti come ‘liberatori’ dalla stampa occidentale? Non per difendere il regime di Assad – con cui, per la cronaca, il governo italiano ha recentemente riallacciato le relazioni diplomatiche – ma chi nella Nato e in Occidente predica il rispetto del diritto internazionale, la difesa dell’integrità territoriale degli Stati e la lotta al terrorismo dovrebbe riflettere su come tutto ciò non valga più quando si tratta di colpire gli interessi di Russia e Iran. Se in guerra tutto è permesso, si evitino almeno le ipocrisie”.
Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.