SIRIA. Reazioni all’attacco israeliano. Silenzio da Tel Aviv

Notizie Geopolitiche, 31 gen 13 –

Reazioni durissime all’attacco israeliano in Siria: la Russia, che fa sapere di star raccogliendo ancora informazioni riguardo le incursioni aeree dell’aviazione israeliana, che nella tarda serata di ieri ha colpito un convoglio di armi al confine tra Siria e Libano e bombardato un centro di ricerca militare siriano: “se l’informazione fosse confermata – si legge in una nota del ministero degli Esteri – avremmo a che fare con attacchi ingiustificati contro obiettivi sul territorio di uno stato sovrano, cosa che viola chiaramente la Carta Onu. Tutto ciò è inaccettabile a prescindere dal motivo che giustificherebbe l’operazione”.
Per la Lega Araba non ci sono dubbi,  si è trattato di una “palese aggressione ed evidente violazione” della sovranità della Siria; “Il silenzio della comunità internazionale riguardo il bombardamento in passato da parte di Israele di siti siriani ha incoraggiato il Paese a compiere una nuova aggressione, sfruttando il peggioramento della situazione politica e della sicurezza in Siria”, si legge in un comunicato del segretario generale della Lega Araba, Nabil al-Arabi.
Anche per il Libano si è trattato di “un’aperta aggressione” ed ha esortato i paesi arabi ad attuare “tutti i mezzi legali” per rispondere a quanto accaduto. “L’attacco israeliano – ha detto il ministro degli Esteri di Beirut, Adnan Mansour, citato dall’agenzia Nna – è un’aperta aggressione che denunciamo fermamente. Un’aggressione che conferma la vera politica che Israele persegue dal 1948 e rappresenta una minaccia alla pace mondiale e alla sicurezza degli arabi”.
Da parte sua Israele mantiene il totale riserbo sull’azione militare intrapresa ed il premier Benyamin Netanyahu ha impartito ai ministri l’ordine di non esprimersi in materia. Il giornale filo-governativo Israel ha-Yom sintetizza con un vistoso titolo gli eventi di ieri al confine siro-libanese dove, secondo fonti stampa, sarebbero stati colpiti missili SA-17 di produzione russa, destinati agli Hezbollah libanesi.