SIRIA. Russia, ‘gli attacchi israeliani minacciano la stabilità regionale’

di Enrico Oliari –

israele cacciaMentre dalla Siria i ribelli hanno fatto sapere di essere riusciti ad abbattere un elicottero militare con a bordo gli otto membri dell’equipaggio, i recenti raid di Israele continuano a far discutere la Comunità internazionale.
In particolare Mosca ha espresso la propria preoccupazione per gli attacchi, ed una nota del ministero degli Esteri ha comunicato che “Stiamo esaminando e analizzando tutte le circostanze relative alle relazioni del 3 maggio e del 5 maggio, quando si sono verificati gli attacchi aerei israeliani”, anche perché tali iniziative minacciano la stabilità del vicino Libano.
Secondo Rami Abdelm, direttore dell’Osservatorio siriano dei Diritti dell’Uomo, “Almeno 15 soldati sono stati uccisi e la sorte di una decina di altri rimane sconosciuta. Nei tre siti erano presenti 150 uomini, ma è ignoto se fossero presenti al momento dei raid”.
Quelli dei giorni scorsi non sono stati i primi raid: anche a gennaio caccia israeliani avevano colpito un convoglio che portava, secondo Tel Aviv, armi agli Hezbollah, ed un centro di ricerca militare, lo stesso colpito oggi, in cui era morto (ma Teheran lo aveva smentito) il generale iraniano Hassan Shateri.
L’Iran ha comunque ribadito, la propria convinzione che l’obiettivo del raid israeliano in Siria non sia stato un carico di missili iraniani diretto in Libano ed attraverso il vicecapo di Stato maggiore delle Forze armate iraniane, il generale di brigata Seyed Massoud Jazzayeri, il quale è stato intervistato dall’emittente iraniana al-Alam, che “questo tipo di informazioni servono per lo più ad una campagna psicologica e di propaganda”. “Fortunatamente – ha continuato l’alto ufficiale – il movimento di resistenza (contro Israele, ndr.) è diventato abbastanza maturo per difendersi da solo molto bene da ogni tipo di aggressione. Ciò che Hamas ha usato per difendersi o le capacità militari di Hezbollah sono del tutto di fabbricazione interna”.