Siria. Situazione drammatica ad Aleppo: gli islamisti sparano contro i cristiani

di Guido Keller –

siria jihadista croci paramentiLa situazione ad Aleppo, città nel nord della Siria in questi giorni luogo di aspri scontri fra l’Esercito lealista e gli insorti, è divenuta anche il teatro di gravi violenze nei confronti dei civili, nonché di contraddizioni e di contrapposizioni proprio fra gli insorti.
Gli schieramenti vedono da una parte l’Esercito libero siriano, gli insorti, i miliziani del fronte qaedista di Jabat al-Nusra e militanti di diverse nazionalità aggregati a questo o a quel gruppo, in particolare ceceni, tunisini, iracheni, libici e sauditi; dall’altra l’Esercito siriano, circa 4mila pasdaran iraniani ed altrettanti miliziani libanesi di Hezbollah, entrati in campo dopo il voto del Consiglio dei ministri degli Esteri europei di vendere, fra qualche settimana, armi proprio ai ribelli.
Tuttavia vi sono state in più occasione tensioni e scontri fra gruppi come al-Nusra o Siil (Stato islamico d’Iraq e del Levante) con l’Esercito libero siriano, sia per gli episodi di violenza e di giustizia sommaria, come i tre uomini sgozzati lentamente la cui esecuzione è stata diffusa su youtube, sia per il tentativo da parte dei fondamentalisti di introdurre nei luoghi da loro controllati la sharia, sia per la gestione dei checkpoint, come nel caso di quello che divide i quartieri sotto controllo ribelle da quelli sotto controllo governativo; addirittura un comandante dell’Esercito libero siriano è stato ucciso a un posto di blocco degli islamisti non lontano da Latakia, ma sono le azioni contro gli appartenenti ad altre religioni che destano scalpore, in quanto la Siria è sempre stata una nazione dove cristiani, islamici e non credenti hanno vissuto in modo armonioso: è notizia di pochi giorni fa che un commando ribelli jihadisti di al-Nusra, gruppo che ha aderito ad al-Qaeda Iraq, hanno mitragliato alcuni autobus carichi di cristiani che stavano lasciando Aleppo, ferendone molti, anche in modo grave. Per la popolazione civile della città siriana la situazione è disastrosa, poiché i ribelli, che controllano la parte est della città, hanno bloccato le strade di accesso alla parte ovest, dove si trovano le truppe governative. Specialmente a est manca di tutto, compresi il pane e l’acqua, mentre, dove ci sono, i generi e le cose di prima necessità sono venduti a prezzi altissimi.
Qualche giorno fa a Konya, in Turchia, sono stati fermati un siriano, un russo ed un ceceno ritenuti responsabili del rapimento dei due vescovi di Aleppo, il siro-ortodosso Mar Gregorios Ibrahim e il greco-ortodosso Paul Yazigima, ma notizie di attacchi ai cristiani da parte dei miliziani del fronte Jabat al-Nusra arrivano da diverse parti della Siria.
Addirittura vi è stata, come riporta il sito Tempi.it, una fatwa emessa dallo sceicco salafita Yasir al-Ajlawni secondo la quale è lecito per gli insorti lo stupro di “qualunque donna siriana non sunnita”, ovvero anche cristiane ed alawite e tanto è bastato perché a Qusayr una ragazza di 15 anni, Mariam, venisse stuprata da più persone e poi uccisa.
La presenza fra gli insorti dei fondamentalisti islamici e di gruppi come al-Nusra sta destando perplessità fra la comunità internazionale, mentre gli altri gruppi di insorti non possono liberarsi degli scomodi alleati, sia perché si aprirebbe per loro un secondo fronte, sia perché si tratta di gruppi cospicui, sia perché necessitano del loro supporto per attaccare al-Assad ed i suoi alleati; è certo, tuttavia, che ha rivoluzione siriana proprio a causa delle azioni degli jihadisti, sta perdendo estimatori e consensi fra l’opinione pubblica internazionale, a favore del regime.