Sonda europea sulla cometa, storica impresa spaziale

Agi –

asteroide rosettaIn una prima assoluta per la ricerca spaziale, il veicolo Philae e’ atterrato sulla cometa “67P”. L’accometaggio è avvenuto alle 17.02 ora italiana e in quel momento si è levato un applauso di gioia al centro di controllo di Darmstadt dell’Agenzia spaziale europea (Esa). E’ il coronamento di un’ambiziosa sfida lanciata dall’Esa dieci anni fa e che potrebbe svelare molti segreti sulla nascita del Sistema solare.
Philae tuttavia non è perfettamente ancorata e vi è il rischio di un eventuale distacco. All’origine del problema un malfunzionamento dell’arpione di ancoraggio di Philae: “Ci sono indicazioni che (l’arpione) non sia stato sparato (sulla superficie della cometa) il che potrebbe significare che sia atterrata su materiale soffice e non sia quindi ancorata” a nulla di solido, ha spiegato Stephan Ulamec, manager della missione. I tecnici proveranno ad effettuare un secondo ancoraggio.
Le comete sono corpi celesti relativamente piccoli, simili ad asteroidi ma composti prevalentemente di ghiaccio. Formate di sostanze volatili come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati, sono state paragonate a grosse palle di neve sporca che, come messaggi cosmici in bottiglia, ci raccontano dell’origine del nostro sistema planetario. Tuttavia, sono anche oggetti turbolenti, complicati da avvicinare e studiare, capaci di piombare con orbite imprevedibili all’interno del Sistema solare.

La sonda Rosetta seguita su Twitter in tempo reale.
Costata circa un miliardo di euro e dal peso approssimativo di tre tonnellate, la sonda Rosetta trasporta 21 strumenti scientifici, 11 dei quali sulla navicella orbitante e 10 sul lander Philae, il piccolo robot atterrato sulla superficie della cometa.
Si tratta di una missione dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, ma l’Italia con il mondo della ricerca e dell’industria è stata tra i principali contributori, insieme a Francia e Germania.
E’ italiano il trapano che perforerà la superficie della cometa, così come il raccoglitore dei campioni, il forno e i pannelli solari. Così come italiani sono i due ricercatori alla guida della missione, Paolo Ferri e Andrea Accomazzo, a cui si affianca Stefano Mottola come responsabile scientifico dello strumento Rolis (Rosetta Lander Imaging System).

La missione Rosetta vede pienamente coinvolta l’Agenzia Spaziale Italiana, insieme all’Università Parthenope e di Padova, il Politecnico di Milano, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Il contributo italiano ha visto in prima fila la planetologa Angioletta Coradini, deceduta nel 2011. Sul fronte dell’industria tricolore, sono state coinvolte le aziende del gruppo Finmeccanica Thales Alenia Space, Telespazio e Selex ES. “E’ un giorno storico, dobbiamo essere orgogliosi che la tecnologia italiana abbia contribuito a portare Rosetta fin laggiù”, ha commentato su Twitter il premier Matteo Renzi. “Missione compiuta! Anzi missione cominciata!”, ha detto all’AGI Giovanni Bignami, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). “Questo non è un punto d’arrivo. Il bello deve ancora venire”, ha aggiunto.
Le società di Finmeccanica Selex ES, Telespazio e Thales Alenia Space hanno contribuito in maniera decisiva al successo della missione Rosetta grazie ai numerosi strumenti e sistemi di terra e di bordo della sonda Philae, a partire dalla speciale trivella, il Sample Drill and Distribution (SD2) realizzato da Finmeccanica – Selex ES, che inizierà a trapanare il suolo della cometa fino a una profondita’ di 30 centimetri nelle ore immediatamente successive, ha sottolineato Finmeccanica in un comunicato.