SPAGNA. Banche congelano sfratti di proprietari morosi

TMNews, 12 nov 12 –

L’Associazione spagnola delle Banche (AEB) ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per “congelare gli sfratti per i prossimi due anni, ma solo nei casi in cui concorrano circostanze di estrema necessità”. La decisione, precisa l’Aeb in un comunicato, è stata presa per “ragioni umanitarie e nel quadro della sua politica di responsabilità sociale”. “Il contenuto di questo compromesso è stato oggetto di un dibattito intenso tra le banche associate al fine di contribuire ad allegerire la situazione di difficoltà di molte persone a causa della crisi economica”, continua il comunicato. La settimana scorsa, tre persone si sono suicidate dopo aver ricevuto l’ingiunzione di sfratto per non aver pagato il mutuo di casa. L’ultimo caso nei Paesi baschi, quello di una donna di quarant’anni che si è gettata dal balcone, aveva suscitato particolare emozione. Dopo una serie di suicidi in divrse città spagnole. Sabato mattina, molte succursali di istituti bancari nei Paesi Baschi avevano trovato sulle loro porte o sugli sportelli bancomat la scritta “assassini”, dipinta a grandi lettere con vernice rossa. Una forma di protesta affinché “la morte di Amaya” Egana, una donna che si era suicidata dopo aver ricevuto la notifica dello sfratto, “non restasse impunita”. Una portavoce della Piattaforma “Stop Desahucios Bizkaia” (stop agli sfratti nei paesi baschi), Marta Uriarte, ha rivendicato l’operazione notturna e ha invitato i cittadini a continuare uniti la lotta in memoria della donna sucida. Stop Desahucio ha chiesto di “rispettare il dolore” della famiglia Egana e ha chiesto “ai politici che venga decisa immediatamente una moratoria per sospendere gli sfratti”. Sabato circa 8mila persone hanno manifestato per le strade di Barakaldo allo slogan di “no alla disoccupazione, no agli sfratti, per l’assistenza sociale”. Amaya viveva con il marito e il figlio di 21 anni. La donna era molto conosciuta nella cittadina dove lavorava da 30 anni in un’impresa di trasporto; alle 9,20 di ieri mattina, all’arrivo degli ufficiali giudiziari, la donna si è gettata dal balcone della sua abitazione al quarto piano, morendo sul colpo. Prima di Amaya, altre due persone, due uomini della stessa età e nelle stesse condizioni, si erano suicidati in provincia di Valencia e a Malaga. La piaga sociale degli sgomberi forzosi ha spinto il governo spagnolo ad accelerare la revisione della normativa vigente per garantire maggiori tutele agli inquilini e mutuatari. Attualmente la legge consente tassi di interesse sulle rate non evase che possono superare il 20%, un meccanismo di cui le banche beneficiano a man bassa. Popolari e socialisti hanno deciso l’altro ieri la costituzione di una commissione di esperti che modifichi la legge in vigore.