Spagna. Caso Ghali: presunta vittima denuncia torture subite nei campo saharawi in Algeria

di Belkassem Yassine

Procede in Spagna l’udienza per le gravi accuse mosse al leader del Polisario Brahim Ghali, il quale era stato portato in un paese della penisola Iberica con un nome falso per essere curato dal Covid-19, cosa che aveva suscitato le proteste delle vittime e dei famigliari, ma anche attriti con il Regno del Marocco.
Il giudice istruttore Santiago Pedraz ha ascoltato a Madrid il primo dei tre testimoni presentati a fine giugno dall’Associazione saharawi dei diritti dell’uomo (ASADEH): Ahmed Tarouzi nella sua dichiarazioneha affermato che “è stato proprio Brahim Ghali a dare le istruzioni per perpetrare le torture”. Tarouzi ha riportato delle presunte torture commesse dal gruppo Polisario nei campi di Tindouf in Algeria, ed ha sostenuto che “il capo del Polisario Brahim Ghali dava gli ordini e a volte era presente nelle sedute di tortura”. Ha detto di “essere stato sequestrato e torturato dal gruppo Polisario per 11 anni” e che “venivano strappati unghie e denti ai prigionieri”. Tarouzi ha identificato i suoi presunti torturatori, ed ha affermato che Ghali non torturava di persona, “ma dava ordini”.
In seguito alla dichiarazione resa da Tarouzi l’avvocato dell’Associazione Saharawi dei Diritti Umani (ASADEDH), Maria del Rosario Villas, ha sollecitato il Tribunale Centrale d’Istruzione numero 5 dell’Udienza Nazionale a che il teste venisse esaminato da un medico legale al fine di accertare la realtà delle lesioni causate dalle torture di cui sarebbe stato vittima.
Un comunicato dell’ASDDH ha fatto sapere che è stata depositata una denuncia di tortura, sequestro, genocidio e pulizia etnica nei confronti di Brahim Ghali e di 23 miliziani, nonché contro quattro membri dei servizi dell’intelligence algerina.
I crimi risalirebbero alla metà degli anni ’70, quando il gruppo Polisario condusse “campagne di pulizia etnica contro la tribù Tekna e altre tribù”. L’Associazione ha sottolineato che “molti giovani di queste tribù sono ancora dispersi”.
Ghali è rientrato in Algeria.