Spagna. L’Eta annuncia la fine della propria attività terroristica – separatista

Notizie Geopolitiche –

Con una lettera inviata ai media i baschi dell’Eta, Euskadi Ta Askatasuna, hanno comunicato la cessazione definitiva delle proprie attività in quanto “consideriamo concluso il ciclo storico dell’Eta e la sua funzione, per cui mettiamo fine al suo percorso”. L’annuncio ufficiale dello scioglimento dell’organizzazione terroristica separatistica sarà dato in occasione della “conferenza internazionale” in programma per venerdì nella località francese di Cambo-les-Bains.
Fine della lotta armata quindi, per quanto il desiderio separatista resti e “Il conflitto non è iniziato con l’Eta e non si conclude con la fine del percorso dell’Eta”.
Già nei giorni scorsi il gruppo separatista ha chiesto pubblicamente scusa per “il danno causato nel corso della campagna separatista armata” con riferimento in particolare alle vittime, ed ha garantito il proprio impegno volto a “superare definitivamente le conseguenze del conflitto e perché non si ripetano”. “Siamo consapevoli – continuava la nota – che durante questo lungo periodo di lotta armata abbiamo creato un sacco di dolore, compresi molti danni per i quali non c’è soluzione”.
L’Eta aveva iniziato la lotta armata per l’indipendenza dei paesi baschi nel 1959, anno di fondazione del gruppo di estrema sinistra, ed aveva ufficialmente cessato la propria attività offensiva nel 2011, dopo aver causato 829 morti di cui 341 civili e 488 membri della polizia o militari.
Gli ultimi esponenti dell’Eta catturati sono stati nel 2009 in Francia Jurdan Martitegi Lizaso, nel 2010 in Normandia il nuovo capo militare, ricercato dal 1997, Ibon Gogeascoechea, e sempre nel 2010 in Francia il presunto responsabile dell’ala militare dell’organizzazione, Mikel Kabikoitz Carrera Sarobe. Oggi l’Eta, che continua ad essere considerata dall’Ue come un’organizzazione terroristica, conta solo una trentina di membri: circa 360 persone sono in carcere, di cui 75 in Francia.
Nell’aprile scorso i responsabili dell’organizzazione hanno completato il disarmo consegnando alle forze dell’ordine spagnole una lista con i luoghi dove si trovavano 12 depositi di armi ed esplosivi.
Nel comunicato emesso ieri si legge che “In questi decenni c’è stata molta sofferenza nella nostra città: morti, feriti, torturati, rapiti o persone che sono state costrette a fuggire all’estero. Una sofferenza eccessiva. Eta riconosce la responsabilità diretta per il dolore provocato, e tiene a precisare che tutto questo non dovrebbe mai accadere o non dovrebbe essere così esteso nel tempo. Da tempo abbiamo convenuto che questo conflitto politico e storico dovrebbe avere una soluzione equa democratica”.